Visualizzare file real online su Linux, senza usare Real Player

Recentemente mi è capitato di avere a che fare con dei file in formato real da visualizzare sul web. Inutile dire che mi è sempre stato antipatico questo formato di file. In realtà esiste anche una versione di Real Player per Linux, tuttavia è un software proprietario e oltretutto non mi piace neppure tanto. È pur vero che esiste una sorta di versione open source, chiamata Helix Player, ma in realtà la licenza di questo software è alquanto contorta (ne devo aver letto un pezzo tempo fa, alla fine non era per nulla chiara). Inoltre è un player altrettanto bruttino. 🙂

Il metodo che usavo per aprire questi file era in genere quello di ricavarmi l’url dello stream con diversi passaggi, ma ovviamente si tratta di un sistema scomodo. Così alla fine ho deciso di riprovare ad usare un’estensione per Firefox che mi pareva di ricordare di aver sentito qualche tempo prima. L’addon si chiama MediaPlayerConnectivity e serve da “ponte” tra Firefox e i vari riproduttori multimediali che abbiamo installato sul pc.

Infatti dovete sapere che le ultime versioni di Vlc supportano i file in formato real! Bello, così posso fare sicuramente a meno di un player proprietario sul mio pc. Una volta riavviato Firefox è partito il configuratore automatico. Io ho tolto tutte le possibilità che mi dava l’estensione tranne quella dei file real, che ho assegnato a Vlc. Gli altri fine infatti sono meglio gestiti dal classico plugin video di Totem. In realtà ho tenuto anche le playlist in formato pls e m3u, ma non mi capita in genere di trovarne su internet sinceramente. Poi ho impostato in modo che il plugin agisse in modo automatico ed intelligente.

Non ricordo esattamente i valori che ho messo nella configurazione guidata, ma alla fine nelle preferenze dell’estensione ho questo:

impostazioni-mediaplayerconnectivity

Se volete impostazioni diverse, sentitevi liberi di adattare il tutto

Ora non vi resta che recarvi su un sito che fornisce stream multimediali in formato real. Per esempio potreste provare ad aprire Radio 2. Ecco cosa succede a me:

radio2

Basta premere il pulsante play ed il gioco è fatto

Ora sono contento. Mi capita poche volte di dover riprodurre questi file, ma se devo farlo almeno è un metodo comodo e immediato. L’unica cosa che non mi è del tutto chiara è come mai il plugin di Vlc per Firefox non fornisca il supporto per i file real… comunque sia non ha questa grande importanza. 😉

Ubuntu alla radio

Come molti di voi sapranno, a Caterpillar (trasmissione di radio 2) è stato fatto un intervento di presentazione su Ubuntu. Alcuni si sono lamentati di un presunto pressapochismo o cose strane, io personalmente sono molto contento e soddisfatto del fatto che le persone ascoltando la radio abbiano potuto scoprire un sistema operativo per esseri umani e di filosofia aperta.

L’audio è ascoltabile online, e volendo potrei inserirlo direttamente in questo post. Tuttavia vi rimando a questo post di Fabio Marzocca per ascoltare, si merita tutte le visite che gli farete.

P.s.: già che ci sono… benvenuta, Karmic Koala.

Linux day 2009 in provincia di Vicenza: 4 appuntamenti per tutti i gusti!

Lo so che non vi do molto preavviso, ma credo già sappiate tutti che quest’anno il Linux Day si svolge il 24 ottobre, quindi dopodomani. Si tratta del miglior modo per tutti (dai principianti agli esperti) di incontrarsi per scoprire oppure approfondire la conoscenza di Linux e del software libero.

Quest’anno la provincia di Vicenza si carica di ben 4 appuntamenti distinti! 🙂 Il Linux Day è organizzato a Vicenza, Bassano del Grappa, Schio e Thiene. I siti di riferimento per tutti i dettagli sono i seguenti:

locandina2009

La locandina che ho realizzato per Vicenza e Bassano, qui in altissima risoluzione (3,3mb)

Vi segnalo con piacere che è stato pubblicato anche un articolo sul Giornale di Vicenza ed uno su BassanoNet a riguardo della manifestazione.

Quest’anno la mattina sarò a Bassano del Grappa, oltretutto alle 10.30 ci sarà un mio talk su Gimp (così sfoggio un po’ le slide nuove 😛 ) e al pomeriggio ho deciso che andrò a Schio, perché voglio conoscere i pinguini di lì e ci sono anche un paio di miei amici che vorrei rivedere.

Per cui se qualcuno di voi capita a Bassano la mattina o a Schio il pomeriggio, è molto probabile che ci si possa incontrare.

Settimana del software libero a Vicenza

Come sapete pubblicizzo sempre con piacere le iniziative del LugVi. Stavolta parliamo di una intera settimana di eventi a sfondo libero! 🙂 A tutto ciò io parteciperò con un contributo molto modesto, ma cercherò di fare del mio meglio.

La settimana del software libero si svolgerà a Vicenza, dal 14 al 26 settembre (una settimana più il sabato di quella dopo), presso il centro commerciale Parco Città che molto gentilmente ci ospita. Il programma è molto ricco ed in evoluzione, per cui vi rimando alla pagina ufficiale per leggere di tutti gli eventi.

La locandina è venuta proprio bene, specialmente la nuvola!
La locandina è venuta proprio bene, specialmente la nuvola!

Il mio piccolo contributo

Io collaborerò in modo modesto, facendo un talk il giorno venerdì 18 sul tema della grafica libera. Ciò non significa necessariamente che dovrò parlare solo di Gimp. Potrei metterci dentro anche Inkscape e/o un po’ di Scribus, tutto dipende da che cosa può interessare alle persone comuni che si interessano in modo amatoriale all’argomento grafica.

Purtroppo però è un po’ difficile indovinare i gusti di tutti, e soprattutto quando pochissimi ti dicono le loro preferenze. 😉 Per questo vi chiedo per favore, se avete un pizzico di interesse per la grafica, scrivetemi un commento su cosa preferireste sentire in un talk di questo tipo. In questo modo potrò fare qualcosa di più interessante per gli ascoltatori, così da variare un po’ dalla solita panoramica generale su Gimp (o su Inkscape).

Vi ringrazio per l’aiuto che mi vorrete dare. 😀

Openshot è finalmente disponibile in pacchetti deb

Vi avevo accennato questo fantastico progetto quando richiedeva l’aiuto dei traduttori. Ora sono molto contento di annunciare che è stato rilasciato sotto forma di pacchetti Debian per Ubuntu! Finalmente è semplice da installare e soprattutto non fa modifiche difficilmente reversibili.

Openshot è un editor video non lineare per Linux. Sta facendo furore nella scena del multimediale in quanto è portato avanti da uno sviluppatore (e forse pochi altri collaboratori) ed in pochissimo tempo è avvenuto un rilascio continuo di nuove feature (l’autore l’ha definita “maratona di funzionalità”). L’editor è arrivato ad eguagliare, ed in buona parte superare, software “classici” del calibro di Kino, Kdenlive (con cui condivide il framework multimediale MLT) e Pitivi. 🙂 La lista delle funzionalità è questa:

  • Supporto per svariati formati audio e video
  • Integrazione con GNOME (supporto al drag’n’drop)
  • Tracce multiple
  • Ridimensionamento, accorciamento, aggancio e divisione delle clip
  • Transizioni video con anteprima in tempo reale
  • Composizioni, immagini sovrapposte, watermark
  • Template di titoli, creazione dei medesimi
  • Clip di colore solido (compresa la composizione alfa)
  • Supporto per rotoscoping e sequenze di immagini
  • Timeline con drag’n’drop
  • Frame stepping (scusate ma non lo so tradurre 😛 )
  • Codifica video

Se prima vi avevo consigliato di aspettare per la difficoltà nell’installazione e soprattutto nell’integrazione col sistema, ora vi consiglio caldamente di provarlo! 😉 La pagina di download è qui e troverete i pacchetti con le relative dipendenze (vi dirà lui cosa scaricare). Buon lavoro!

Far funzionare il lettore di impronte digitali anche con il blocco schermo

Una cosa a cui non avevo mai dato importanza è che usando il lettore di impronte digitali, potevo fare il login, compiere operazioni di amministrazione, e così via… Non potevo però rientrare nella sessione dopo aver bloccato lo schermo.

Ultimamente mi è capitato di ripensarci ed ho trovato la soluzione sul wiki di Ubuntu. Riporto i passaggi qui (si presuppone che abbiate già fatto funzionare il lettore di impronte come spiegato qui). Per prima cosa, si devono dare due comandi da terminale per aggiustare i permessi:

sudo chown `whoami` .thinkfinger.bir
 sudo chown root\:plugdev /dev/input/uinput

Infine va creato un nuovo file:

sudo gedit /etc/udev/rules.d/60-thinkfinger.rules

E all’interno va inserito questo contenuto:

#
 # udev rules file for the thinkfinger fingerprint scanner
 #
 # uinput device
 KERNEL=="uinput", MODE="0660", GROUP="plugdev"

Infine va riavviato il computer. 🙂

Aprire e convertire i file .pat di Photoshop, con Gimp si può

Oggi ero in vena di cambiamenti ed ho deciso di disegnarmi un nuovo sfondo per Twitter. Qui potete vedere il risultato. Per avere un po’ di materiale mi sono rivolto ad uno dei tanti siti di risorse per Photoshop. Come ben sapete, i pennelli .abr funzionano tranquillamente col nostro caro Gimp, per cui non ci sono stati problemi.

Ho riscontrato difficoltà invece al momento di usare un pattern creato per Photoshop, nel caso specifico volevo aprire questo. Gimp si è semplicemente rifiutato, dicendomi che non riconosceva il formato di file. Dopo aver tentato invano di trovare qualche convertitore online, sono riuscito con grande fortuna a trovare di meglio! 🙂

Una discussione su GimpTalk mi ha indicato la via. Esiste un plugin apposito, che si installa molto facilmente (volendo, esistono anche i binari per Windows). Per prima cosa scaricate il file .c dal link fornito prima e salvatelo nella home. Dopodiché si proceda all’installazione!

sudo aptitude install libgimp2.0-dev
gimptool-2.0 --build ps-pat-load_1.c
sudo cp ps-pat-load_1 /usr/lib/gimp/2.0/plug-ins/
rm ps-pat-load_1*

Con il primo comando installiamo la libreria che serve, col secondo compiliamo il codice, il terzo serve a copiare il plugin nel posto giusto ed infine si fa un po’ di pulizia. 😉 Una volta riavviato Gimp sarà possibile aprire i file .pat come normali immagini multilivello, e si potranno modificare e salvare in altri formati (compreso il formato pattern di Gimp).

La nuova versione di Skype per Linux è quasi pronta

L’ultimo del mese scorso, dopo tanto silenzio, finalmente è sbucato un post sul blog di Skype per Linux. Nel blog uno sviluppatore comunicava lo stato dei lavori della versione pinguina del famoso client VoIP proprietario. La situazione è riassumibile come segue, a questo link invece potete vedere degli screenshot.

  • Dovrebbe supportare Pulseaudio dalla versione 0.9.10 ma si consiglia caldamente l’uso della 0.9.15 o successiva
  • Il video funziona, ma ci sono ancora dei piccoli casi limite che vogliono sistemare prima del rilascio
  • L’interfaccia è completata per questa versione e non prevedono ulteriori modifiche per ora

Sapete bene che non sono per nulla un fan del software proprietario. Purtroppo però a volte mi tocca fare delle scelte dure: ci sono persone che posso sentire solo tramite Skype, e così via. Contate inoltre che a volte lo uso anche per comunicare con chi fa volontariato con me. In questi casi meglio essere elastici. 😉 Intanto gira voce che il servizio Skype sia a rischio di chiusura. Chissà se succederà veramente. In caso affermativo mi auguro che si diffondano i protocolli SIP e Jabber come standard VoIP.

Firefox 3.5 su Ubuntu: la risposta è Ubuntuzilla

Inizialmente avevo deciso di mantenere Firefox alla versione fornita ufficialmente da Ubuntu, ovvero la 3.0. Il fatto che nuove versioni non vengano inserite dopo il rilascio ufficiale della distribuzione dipende dal code freeze, che in generale è una buona cosa per la stabilità, anche se a mio parere va bene per moltissime cose, ma per Firefox dovrebbero pensarci su un attimo. :\

Ad ogni modo, ho in seguito cambiato idea e deciso che volevo avere anch’io Firefox 3.5. Questo principalmente per la valanga di nuove funzionalità ed ottimizzazioni che il browser ha subito, le più importanti sono il supporto al tag <video> dell’html 5 e la navigazione anonima, oltre al CSS 3. 🙂 Ho trovato numerose guide in giro per la rete, e finora quelle che ho letto mi hanno lasciato basito o addirittura deluso. Infatti, pur vantando una “integrazione nel sistema” e l’installazione di “Firefox, non Shiretoko” finivano con l’effettuare quasi tutte le operazioni manualmente, senza alcun controllo preciso, e poi installavano versioni quali Shiretoko (ma non avevano detto di no?) o Minefield, cioè le varie versioni di sviluppo del browser, non quelle finali.

È anche vero però che affinché non ci siano problemi con Ubuntu è il caso che il sistema continui a pensare di avere installati i pacchetti di Firefox 3.0. Per questi motivi il procedimento non si integrerà col sistema, però sarà comunque quasi del tutto automatico, a parte i piccoli accorgimenti che prenderemo (che per la verità si potrebbero anche non fare, è solo per essere “perfettini”).

Il pacchetto che ci aiuterà in tutto il procedimento si chiama Ubuntuzilla.

Ottimo OS + ottimo browser = navigazione favolosa
Ottimo OS + ottimo browser = navigazione favolosa

Questo procedimento ci garantirà nel modo più assoluto di avere installato Firefox 3.5 all’ultima versione ufficiale dal sito di Mozilla. Non ci saranno trucchetti che richiedono di aggiornare le lingue, modificare il nome del software, o altro. Scaricate subito il pacchetto Debian dal sito di Ubuntuzilla e installatelo. Non noterete nessuna applicazione nuova nel menu, tranquilli, è normale. Ora è il momento di procedere all’installazione. 😉

Aprite un terminale e date il seguente comando:

ubuntuzilla.py -a install -p firefox

E seguite le semplici istruzioni. In particolare, dovrete rispondere affermativamente (y) e poi inserire il numero della lingua (l’italiano dovrebbe essere il 35) e confermarlo. A questo punto lo script si preoccuperà di scaricare l’archivio contenente Firefox 3.5 (di dimensione compresa tra 9 e 10 mb circa) ed installarlo. In seguito, aggiungerà delle chiavi GPG (se non avete mai usato GPG ci metterà probabilmente un minuto, è normale).

Infine vi chiederà se volete inserire un controllo automatico delle nuove versioni. Vi consiglio di accettare questa scelta. Ogni volta che una nuova versione di Firefox sarà disponibile, verrete prontamente notificati, e potrete aggiornarla ripetendo la procedura qui riportata (il sito di Ubuntuzilla consiglia un altro modo, ma l’ho provato e non si comporta per nulla bene, meglio fare una “installazione”, che comunque manterrà tutte le vostre impostazioni).

È il momento delle modifiche manuali. Esiste un bug noto di Firefox 3.5, che indica un crash ogni volta si decide di far partire un video Flash a schermo intero. La soluzione è già stata spiegata dallo stimato Marco Boneff, per cui vi rimando alla sua mini-guida. Badate però che il file da modificare è /usr/bin/firefox e di inserire la riga che lui vi propone subito sotto a quella che recita #set -x, verso l’inizio del file. Questa modifica va fatta ogni volta che installate/aggiornate Firefox con le istruzioni riportate sopra, se utilizzate Flash player.

Dato che abbiamo messo Firefox 3.5, una volta appurato che tutto funzioni (fatelo!), si possono togliere diverse tracce di Firefox 3.0 di Ubuntu. Fate nel terminale:

sudo rm -rf /usr/lib/firefox-3*
 rm -rf ~/.mozilla_backup_*

Questo non toglierà i pacchetti da Synaptic (il sistema deve credere che Firefox sia ancora alla versione 3) e lascerà qualche traccia di Firefox 3, ma almeno avrete liberato un po’ di spazio inutilmente sprecato. 😛

L’ultima cosa da fare è risolvere il problema dell’antialiasing. Vi spiego il fatto: quando cambiate le impostazioni riguardo all’hinting dei font (ovvero come vengono arrotondati) in GNOME, questo salva le impostazioni in Gconf. Ciò significa che tutti i programmi non GNOME, evitano questi parametri. Firefox 3.5 “pesca” le impostazioni da un file di fontconfig nella directory home, che però contiene ancora la direttiva “originale” e non il parametro che avete impostato voi.

A sinistra con hinting pieno, a destra come lo voglio, cioè con hinting leggero
A sinistra con hinting pieno, a destra come lo voglio, cioè con hinting leggero

Le guide che ho trovato online, consigliavano sempre di fare modifiche ai file di sistema, essenzialmente mettendo le mani molto rozzamente, sovrascrivendo file (in modo che anche se uno avesse impostato l’hinting pieno avrebbe avuto quello leggero), insomma pratiche poco pulite che non permetto di fare. Ciò che ho fatto, e che farò fare a voi, è semplicemente inserire il parametro corretto nel vostro file di configurazione. procedete quindi ad aprirlo (se il file risulta vuoto vedete la nota in fondo all’articolo*):

gedit ~/.fonts.conf

A questo punto individuate il blocco relativo all’hinting:

 <match target="font" >
 <edit mode="assign" name="hintstyle" >
 <const>hintfull</const>
 </edit>
 </match>

Come potete notare, il parametro da modificare è hintfull. Controllate nelle impostazioni di GNOME il tipo di hinting che volete, i valori corrispondenti da inserire sono i seguenti:

  • Nessuna: inserite false nel valore booleano della sezione precedente
  • Leggera: hintslight
  • Media: hintmedium
  • Completa: hintfull

Salvate e poi chiudete Firefox. Fatelo ripartire e vedrete che sarà tutto a posto, senza aver truccato nessun file di sistema. 🙂 Questo avrà anche l’effetto collaterale di funzionare su altre applicazioni non GNOME in cui prima magari notavamo la differenza di hinting. Ottimo!

Come potete vedere questo è un metodo praticamente automatico (le modifiche manuali non sono obbligatorie, diciamo solo che migliorano le cose) e soprattutto non ci distrugge la “coerenza” delle impostazioni dei font nel nostro sistema. Se riscontrate qualche difficoltà chiedete pure senza indugio. Spero che la guida vi sia stata utile.


Nel caso in cui il vostro file di configurazione risulti vuoto, in quanto non presente, incollateci dentro il contenuto di questo file di esempio:

<?xml version='1.0'?>
<!DOCTYPE fontconfig SYSTEM 'fonts.dtd'>
<fontconfig>
    <match target="font">
        <edit mode="assign" name="rgba">
            <const>none</const>
        </edit>
    </match>
    <match target="font">
        <edit mode="assign" name="hinting">
            <bool>true</bool>
        </edit>
    </match>
    <match target="font">
        <edit mode="assign" name="hintstyle">
            <const>hintslight</const>
        </edit>
    </match>
    <match target="font">
        <edit mode="assign" name="antialias">
            <bool>true</bool>
        </edit>
    </match>
</fontconfig>

OpenShot cerca traduttori

OpenShot è la novità nella scena degli editor video su Linux. Nato e mantenuto praticamente da un solo sviluppatore, in poco tempo ha guadagnato moltissime feature di tutto rispetto che probabilmente lo rendono uno dei più appetibili (anche se relativamente acerbo). Se volete spaventarvi da quanto è capace di fare, sarà sufficiente che guardiate la pagina degli esempi video.

Purtroppo però non vi consiglio di installarlo per ora. Il procedimento non è per nulla pulito, e per quanto abbia uno script che lo automatizza, fa comunque un sacco di operazioni poco tracciabili e non si integra bene con il sistema. Niente pacchetti debian per ora. Potete comunque seguire il mio feed condiviso su Google Reader, spesso ne segnalo delle notizie.

Nell’attesa che questa mancanza venga risolta, l’autore ha richiesto agli utenti aiuto per la traduzione di tutto il programma. Entusiasta, ho subito cominciato a lavorare in Launchpad per iniziare la traduzione italiana. Tra ieri sera ed oggi ho tradotto il 99% delle stringhe. Insomma, quasi tutto il lavoro è fatto. Tuttavia sarebbe auspicabile che qualcuno desse una controllatina a quello che ho fatto, ed eventualmente migliorasse il tutto. È sufficiente avere un account Launchpad, la pagina di traduzione è qui.

Naturalmente se parlate altre lingue è un’ottima cosa e potete contribuire a più traduzioni! 🙂