Guida: installare i codec su Ubuntu per riprodurre tutti i file multimediali e i DVD

Avevo già illustrato delle istruzioni veloci su come abilitare i formati audio e video più comuni (ad esempio MP3 e WMV) su Ubuntu, in un vecchio post. Col tempo mi sono accordo che è una richiesta che mi fanno diverse persone. Inoltre era il caso di aggiornare le istruzioni, perciò ho deciso di scrivere questa guida in modo più dettagliato e opportuno.

Nota: questa guida è stata aggiornata per funzionare con Ubuntu versione 14.04 e successive.

Precisazioni importanti

Prima di iniziare con la guida vera e propria mi preme sottolineare un paio di cose che spesso generano confusione negli utenti.

Numero uno: non è obbligatorio installare dei codec con licenza proprietaria! Infatti con questa guida installeremo dei codec che sono software libero ma servono ad aprire dei file nei cosiddetti formati proprietari. I codec non sono preinstallati su Ubuntu non perché siano software non liberi, ma perché i formati come MP3 ed altri sono protetti da brevetti software in alcuni paesi. Ciò non consente la preinstallazione dei codec all’interno del sistema operativo. Se la cosa vi preoccupasse (ma non deve) vi ricordo che i brevetti software non hanno validità giuridica in Europa.

Moltissime guide consigliano agli utenti di installare dei codec proprietari chiamati w32codecs o w64codecs, adducendo che altrimenti i formati Windows Media non si possono riprodurre. Bene, io non ho installato nessuno dei due pacchetti e non ho problemi di sorta a riprodurre tutti i tipi di file: per questo motivo non vi consiglierò di installarli.

Numero due: la guida fa un uso intenso del Terminale (che si trova nel menu delle applicazioni). Questo non significa che le stesse operazioni (come alcuni purtroppo credono) non si possano effettuare lo stesso da interfaccia grafica. Anzi, si può fare tutto senza aprirlo, il fatto è che col terminale si risparmia moltissimo tempo ed è anche più semplice per me guidarvi tramite comandi da dare nel terminale. La procedura è semplice, si copiano i comandi che vi fornisco dopo averli spiegati, si incollano nella finestra di terminale e si preme invio.

Codec e programmi

Alcuni pensano che i codec siano “programmi” per leggere la musica o i video. In realtà i codec sono delle librerie, ovvero delle “aggiunte” che permettono ai programmi multimediali di comprendere il contenuto di certi file. Quindi se volete aprire i file audio e video non vi bastano i codec, ovviamente avrete sempre bisogno di un riproduttore multimediale.

Questa guida vi permetterà di attivare dei codec utilizzabili dal riproduttore musicale di Ubuntu (Rhythmbox) e il riproduttore video (Totem). Vi consiglio di installare anche VLC dal Software Center perché in alcuni casi (succede solo con video particolari) si comporta meglio di Totem ed inoltre vi offre più funzioni, non fa mai male averlo quando serve.

Rhythmbox, Totem e VLC

Formati audio e video

Tutto ciò che serve per i formati audio e video è già presente tra le sorgenti software di Ubuntu, l’importante è assicurarsi che siano tutte attive. Aprite l’Ubuntu Software Center e poi andate su Modifica > Sorgenti software… e controllate che le fonti universe e multiverse siano attivate.

Cliccate su Chiudi e quando vi compare una finestra che vi chiede se volete ricaricare l’elenco, fatelo. Infine chiudete la finestra del gestore dei pacchetti.

A questo punto ci sono un po’ di pacchetti da installare. Nel terminale basta un comando che li includa tutti in un colpo solo:

sudo apt-get install -y gstreamer0.10-fluendo-mp3 gstreamer0.10-plugins-bad gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse gstreamer0.10-plugins-ugly libavcodec5. libavdevice5. libavformat5. libavutil5. libpostproc5. libswscale.$

Il puntino nel nome di alcuni pacchetti serve come carattere “jolly” per funzionare su diverse versioni di Ubuntu.

Probabilmente vi verrà chiesta la password, è sufficiente digitarla (anche se non si vede) e premere Invio di nuovo. Una volta finito potrete riprodurre tutto ciò che volete, con una importante eccezione… i DVD. 😉

Dischi DVD

Ad essere precisi i dischi DVD fatti in casa funzionano subito con Ubuntu, il problema si pone con i dischi commerciali, cioè i film che si comprano in negozio. Questi dischi sono protetti con un sistema di cifratura anti-copia, e chi ha creato tale meccanismo non ha mai accettato di permettere a Linux di leggerlo. Fortunatamente il sistema è stato decifrato dal famoso Jon Lech Johansen ed esiste una libreria per leggere i DVD commerciali.

Il problema come al solito è quello dei brevetti, per cui la libreria deCSS che è software libero non viene distribuita direttamente con Ubuntu. È tuttavia possibile usare uno script incluso dentro al pacchetto per i DVD non criptati, che consente di installare automaticamente anche la libreria per i DVD cifrati:

sudo apt-get install libdvdnav4 libdvdread4
sudo /usr/share/doc/libdvdread4/install-css.sh

Ora è tutto pronto anche per leggere i DVD. Qualche volta non funzionano benissimo con Totem, in quel caso provate ad aprirli con VLC. Vi ricordo anche che con deCSS nella maggior parte dei casi potete leggere qualsiasi DVD indipendentemente dal codice regionale, anche se il vostro lettore DVD ha un codice impostato! 😀

Considerazioni finali

Come avete potuto vedere, installare i codec è una cosa molto meno impegnativa di quanto sembri, si fa una volta e poi non ci si pensa più. Presto vi renderete conto, come è capitato a me, di quante cose siano facili da fare su Linux che prima sotto Windows richiedevano software, tempo e fatica. Un esempio banale è il download dei video da Internet, oppure la conversione tra formati diversi… Basta provare per credere. 😛

Il ridicolo test di valutazione per le lauree ad accesso libero

A volte sono un po’ critico su certe faccende, in particolare sul sistema universitario ho avuto modo di dire parecchie cose che non funzionano per niente, e altre ne scriverò. Questo post è critico, ma sono convinto che farà ridere molti di voi. 🙂 Il corso di laurea che ho intenzione di fare io (Informatica) è ad accesso libero, il che significa che chiunque può iscriversi, senza limite nel numero dei posti.

Tralascio il fatto che a mio parere i numeri chiusi non hanno senso (se uno non è capace di fare l’università comunque gli esami non li supera e non si laurea, quindi è superfluo far dannare gli studenti solo per entrare), voglio però soffermarmi su questi corsi ad accesso libero. Uno potrebbe pensare che essendo liberi, basta iscriversi ed è finita lì la storia.

Errore, a quanto pare infatti bisogna prima fare un test di valutazione. Cito dal sito dell’Università di Bologna (non studierò lì ma l’ho trovato subito con Google e spiega bene il tutto).

A partire dall’A.A. 2009/2010 la legge stabilisce che per accedere all’Università sia necessario effettuare una verifica del possesso delle conoscenze e competenze previste da ciascun corso di laurea. […] La verifica consiste in un test con domande a risposta multipla.

La prova di verifica coinvolge tutti gli studenti interessati ad immatricolarsi ai corsi di Laurea sotto elencati della nostra Facoltà, indipendentemente dal voto ottenuto all’esame di stato. Il test è obbligatorio ma un esito negativo NON preclude l’iscrizione.

Per essere precisi, a riguardo della laurea in informatica (e in generale per tutte quelle della facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali) si tratta di 25 domande a crocette (!!!) di matematica, e basta rispondere correttamente a 13 per superare il test. 😯 Naturalmente tutto ciò comporta due fondamentali contraddizioni al comune buonsenso:

  • dato che si tratta di accesso libero, il test ovviamente non è vincolante, quindi non ha nessun senso fare un test che non determina nulla
  • il test dovrebbe servire come indicazione delle conoscenze in entrata degli studenti, ma come vedremo non è così

A riguardo del secondo punto, io sostengo che non soddisfi lo scopo per un motivo banale: le domande sono elementari! Qualsiasi studente che abbia finito la seconda superiore saprebbe farne correttamente almeno l’85%. Se poi teniamo in considerazione che per superare il test basta rispondere a 13/25 (il 52%) ci rendiamo conto che nessuno potrà mai fallire una prova del genere. Nel malaugurato caso che ciò accadesse, basterà superare un solo esame durante tutto il primo anno accademico per considerare il debito saldato.

Per rendervi conto della assurda facilità delle domande potete scaricare un esempio del test sempre dal sito della stessa università. Noterete che la maggior parte delle domande si può fare in due minuti, a mente. 😀 Lo stesso sito fornisce anche le risposte alle domande, ma dando solo la lettera giusta delle crocette. Io vorrei analizzare tutte le risposte una per una, indicando anche il procedimento e quali si possono fare a mente.

Per cui, se siete curiosi o non riuscite a rispondere a una domanda o due (di più sarebbe strano, sono quasi tutte elementari), tenete sotto mano il foglio delle domande e seguitemi. 😉

Domanda 1: Si può fare a mente. La potenza sopra (10 alla -8) si può riscrivere raccogliendo un 10 e scomponendolo, cioè (2*5*10^-9). Si semplifica il 5 sopra con quello sotto, sopra rimane un 8 (4*2) e le due potenze, usando l’apposita proprietà imparata alle scuole medie, si dividono risultando 10 alla -9-(-3) ovvero -6. Quindi la risposta è C.

Domanda 2: Si può fare a mente, se si approssimano i calcoli (cosa che ovviamente conviene fare, altrimenti è dura). Il metodo per verificare che solo una va bene è banale, si va per esclusione. La risposta B non è accettabile. Radice di 13 è un numero compreso tra radice di 9 (3) e radice di 16 (4). Quindi sommandoci uno sarà compreso tra 4 e 5, troppo grande. La risposta C neppure, radice di 7 infatti è più grande di radice di 4 (2) e quindi raddoppiando si ottiene un numero maggiore di 4. La risposta D è errata ugualmente, infatti radice di 73 è minore di radice di 81 (9) e quindi dividendo per 3 si ottiene un numero più piccolo di 3. L’unica risposta accettabile è la A, che si può verificare con analoghi confronti tra radice terza di 8 e radice terza di 27.

Domanda 3: Si può fare a mente, stando attenti. Scrivendo il numero applicando la notazione scientifica, la cifra delle unità (il 7) va al quinto posto dopo la virgola, perciò quella delle decine (l’1) subito prima, al quarto. La risposta giusta è la C.

Domanda 4: A mente è appena appena lungo (ma si fa), comunque si risolve in un minuto scrivendo. Al numeratore viene come risultato -5/4 e al denominatore -9/4. La divisione tra queste due frazioni fa 5/9. La risposta giusta è la B.

Domanda 5: Si risolve per iscritto. Dalla domanda si deduce che 30 è il 120% di qualcosa (errore comune sarebbe togliere a 30 il 20%, ma così non si ottiene il valore corretto). Con una proporzione si ricava quindi: 30:x=120:100, da cui x=30*100/120=30*10/12=30*5/6=5*5=25. La risposta giusta è la C.

Domanda 6: Si fa a occhio e a mente. Il lato corto del rettangolo è l’ipotenusa di un triangolo che ha per cateti 1 e 2. Quindi secondo il teorema di Pitagora il lato corto è radice di 5. Si nota poi che il lato lungo è 2 volte il lato corto. In totale sul perimetro del rettangolo ci sono 6 “lati corti” e quindi la risposta giusta è la B.

Domanda 7: Si fa a mente. Hanno la stessa base e la stessa altezza, quindi hanno la stessa area. Risposta A.

Domanda 8: Si dovrebbe fare a occhio, ma la figura nel PDF è fatta malissimo e non riesco a capire quale sia l’area evidenziata, sinceramente. Visto che dicono che la risposta è D, significa che è la parte a sinistra dell’incrocio tra le due rette.

Domanda 9: Si fa a occhio. La retta scende di 1/2 ogni unità per cui ci si sposta verso destra, e parte da y = 1 con x = 0. Quindi la risposta è A.

Domanda 10: Se si procede per esclusione, è possibile farla a mente. La A è falsa, basta fare il calcolo: 1+3+2>0. La B è falsa, in quanto diverrebbe una equazione spuria con due soluzioni. La D è impossibile perché una equazione di secondo grado non avrà mai più di 2 soluzioni. Di conseguenza rimane la C.

Domanda 11: Se si procede con attenzione si può fare a mente, comunque scrivendo i passaggi sulla carta è evidentemente la risposta B.

Domanda 12: Si fa per iscritto, ma volendo anche a mente. La risposta è la B.

Domanda 13: Si fa a occhio, F(-2)-G(-2) = -1 – 1 = -2. La risposta è A.

…e nel frattempo abbiamo già passato il test, evviva!

Domanda 14: Si fa a mente. P(c,3) appartiene a 2^x significa che 3 = 2^c. Quindi c = log in base 2 di 3. Risposta B.

Domanda 15: Si fa a mente. Lanciando due dadi ci sono 36 combinazioni. 3 si ottiene solo come somma di 1+2, oppure 2+1 (l’ordine conta). Quindi 2/36, cioè 1/18. Risposta C.

Domanda 16: Si fa a mente. 2^5 = 32, risposta D.

Domanda 17: Questo è il più simpatico, si fa a mente ma bisogna pensarci per bene. 4 operatori, 20 minuti, risultato 9 colture. Gli stessi 4, per farne 90, dovrebbero impiegare un tempo 10 volte superiore, quindi 200 minuti. Siccome però sono 100 i minuti a disposizione, ci vogliono il doppio degli operatori, quindi 8. Risposta C.

Domanda 18: Si fa per iscritto (ma con pazienza anche a mente). Almeno una significa che bisogna escludere solo quelli che non ne parlano nessuna. Abbiamo quindi: (51+10+47+6)/(51+10+47+6+45+41) = 114/200 = 57/100 = 57%. Risposta D.

Domanda 19: Si fa per iscritto. 1-1/10-(9/10*2/3)=(30-3-18)/30=9/30=3/10. Risposta D.

Domanda 20: Si fa a mente, la risposta è B per le regole basilari dell’insiemistica.

Domanda 21: Si fa per iscritto. Se ha superato 3 esami con la media del 28 si può ragionare come se in tutti e tre avesse preso esattamente 28. La media col quarto esame è: (28+28+28+20)/4=26. Risposta A.

Domanda 22: Si risolve per iscritto. Normalmente dovrei pagare 3p. Con gli sconti invece pago 70/100*p+85/100*2*p=(70+85+85)/100*p=240/100*p. Devo capire quanto è 2,4 in relazione a 3. 2,4/3*100=80. In definitiva quindi ho uno sconto del 20%, risposta C.

Domanda 23: Si fa ovviamente a mente, la risposta è B.

Domanda 24: Sempre a mente, la risposta è C.

Domanda 25: Si fa a mente, la risposta è C.

Quindi la conclusione di tutto questo è che il test è doppiamente insensato: da una parte inutile perché non vincolante, quindi all’università ci entri lo stesso, dall’altra parte inutile perché tutti lo passeranno e quindi è quasi una presa in giro per le matricole. Poi c’è chi si meraviglia se chi vuole fare un accesso libero non studia per il test… Per forza, non c’è nulla da studiare! 😉

Qualcuno di voi sa darmi un senso per questo tipo di test? Avete idee in merito? Scrivete! 🙂

Aggiornamento: facendo molto di fretta le soluzioni mi era scappato un errore nel problema 19, ringrazio D4n13le per avermelo fatto notare!

Aggiornamento: idem per il problema 1, grazie Luca!

Se Ubuntu non legge i file AMR

L’ultima versione di Ubuntu, cioè la 10.04, dovrebbe leggere di default i file AMR senza più richiedere nemmeno la presenza delle librerie proprietarie, grazie a opencore-amr che è derivato dal progetto Android (evviva lui!). Ho scoperto la cosa di recente e ho subito disinstallato le librerie non libere. Ho visto fin da subito che VLC mi leggeva senza problemi le registrazioni fatte col nuovo telefono (ve ne parlerò) però Totem (il riproduttore video di Ubuntu) continuava a non trovare i codec.

Ho risolto seguendo le istruzioni trovate sul forum di Fedora. Innanzitutto premetto che Totem usa Gstreamer (a meno che non abbiate manualmente installato la versione con Xine) e Gstreamer legge molti formati multimediali grazie a un collegamento con FFmpeg, chiamato gst-ffmpeg. Questo pacchetto dovrebbe essere già installato, comunque per sicurezza vi riporto i comandi seguenti, che comprendono anche l’installazione del pacchetto.

sudo aptitude install gstreamer0.10-ffmpeg
rm -rf .gstreamer-0.10/
gst-inspect-0.10

Il secondo comando rimuove le impostazioni di Gstreamer, e il terzo scansiona nuovamente alla ricerca dei plugin. Fatto ciò dovrebbe essere tutto funzionante, compresa l’anteprima audio passando il mouse sopra l’icona del file.

Google Docs che non funziona su Firefox

Della serie “capitano tutte a me”: per lavorare al progetto d’esame, sia durante l’anno che in questi giorni per la tesina, lavoro in parte anche con Google Documenti (o Docs se preferite). Ho cominciato a riscontrare diversi problemi su Firefox 3.6 (ma vale anche per altre versioni) soprattutto col foglio di calcolo. Purtroppo non ho mai avuto tempo di stare lì tanto a cercare di sistemare, e ripiegavo lavorando con Chromium, semplicemente perché avevo i minuti contati.

Cercando di aprire un qualsiasi foglio di calcolo con Google, un messaggio inquietante appariva:

Si è verificato un errore del browser.

Tieni premuto il tasto MAIUSC e fai clic sul pulsante Aggiorna per riprovare.

Fidatevi che ho provato un sacco di volte e aggiornare non serviva a nulla, come anche ripulire cache e cookie.

Pensavo che fosse un problema con Firefox e questo sito, e che quindi l’avrebbero sistemato. Invece poi ho scoperto che su altri Firefox questo non succedeva, e ci sono anche rimasto un po’ male. 😀 Poco fa ho finalmente speso un po’ di tempo per cercare di capire il tutto, e mi è pure andata bene perché ho risolto in pochi minuti. Ho scoperto che una preferenza nascosta di Firefox, cioè dom.storage.enabled era la causa di tutto. Non ho idea del perché fosse modificata, ma comunque vi spiego come resettarla.

  • Scrivete nella barra degli indirizzi about:config e premete invio
  • Se non avete mai fatto modifiche apparirà un’assurda schermata di “perdita della garanzia”, voi proseguite
  • Nella casella di ricerca in alto scrivete dom.storage.enabled
  • Cliccate col destro sulla riga interessata e scegliete Ripristina

Tutto qui. Certo il fix è veloce, ma arrivarci non è altrettanto banale, inoltre in rete non si trova granché purtroppo.

Lo strumento didattico più avanzato di sempre

Sono emozionato. Sul serio! Dopo mesi di lavoro finalmente tutto l’impegno di Stefano e del sottoscritto ha dato i suoi frutti. È stata rilasciata la versione 1.0 final di Itis Linux, il nostro progetto d’esame, il nostro orgoglio, la nostra speranza per una scuola migliore. 

Cosa significa in concreto?

Itis Linux è un sistema operativo che consente alle scuole di risparmiare soldi, ai docenti di avere più strumenti educativi a disposizione senza aspettare e sperare che qualcuno li finanzi, e agli studenti di operare in tutta legalità a casa con gli stessi programmi che usano a scuola.

Vi riporto qui le caratteristiche direttamente dall’annuncio ufficiale (ma leggetelo lo stesso, c’è altro):

  • tutte le caratteristiche della versione beta
  • un nuovo look in linea con il nostro brand che è piacevole agli occhi e molto nitido nella lettura dell’interfaccia
  • i bottoni delle finestre sono a destra, al contrario dell’ultima versione di Ubuntu che ha confuso molte persone
  • Firefox come non l’avete mai visto prima: preconfigurato con le più utili estensioni già pronte all’uso
  • sono presenti i giochi (leggete perché)
  • corretto il malfunzionamento degli effetti grafici su alcune schede
  • un eccellente blocco pubblicitario per filtrare ciò che vi annoia solitamente sul web
  • rimosse le false segnalazioni di crash all’avvio del sistema

Ah, poi c’è anche un piccolissimo ed insignificante bug che si risolve installando un pacchetto, ma non ve lo anticipo, è in fondo all’articolo originale! Correte a scaricare Itis Linux, provatela e ditemi che ne pensate. Sono sicuro che vi piacerà.

Itis Linux beta è arrivata

Finalmente per voi e per le vostre scuole, un fantastico nuovo sistema operativo. Itis Linux è basato su Ubuntu 10.04 e vi offre una marea di applicazioni e non solo. Eccovi un assaggio delle note di rilascio:

Vi rimando comunque all’annuncio completo per il download!

Il driver Nvidia attivo su un Live CD Ubuntu? Si può, senza fare danni!

Ho appena pubblicato sul blog di Itis Linux un articolo che tratta di questo problema. La soluzione è applicabile con estrema facilità qualora stiate cercando di preinstallare il driver Nvidia su un cd live usando ad esempio UCK. Do per scontato che abbiate installato e compilato il driver con successo. Il problema è attivarlo, ed è qui che vi verrà in aiuto l’articolo.

Naturalmente la soluzione è studiata per fare in modo che usando il disco su pc con altre schede non risenta minimamente dell’operazione, pertanto il cd rimane utilizzabile praticamente su ogni macchina (che sia compatibile con Ubuntu, certo). Leggete pure l’articolo originale qui, e fatemi sapere. 🙂

Aumentare il numero di segmenti e scaricamenti contemporanei in DownThemAll!

Da moltissimo tempo sono un grande fan di DownThemAll!, l’estensione che fornisce a Firefox un download manager e accelerator integrato. Si sa, in Italia le linee ADSL non sono proprio il massimo, per cui se si riesce a ottimizzare l’uso della banda è molto meglio. L’estensione infatti permette di scaricare i file da internet più velocemente con la tecnica ormai arcinota della segmentazione: il file da salvare viene diviso in più parti che vengono scaricate in parallelo sul computer.

L’estensione non si ferma qui ed offre anche altre utili funzioni, ma non le analizzerò in quanto mi voglio concentrare sulla velocità. 🙂 L’unica cosa che mi lascia basito, infatti, è che DownThemAll! permetta di segmentare un file in 10 parti al massimo (non parliamo poi del fatto che il valore predefinito sia solo 4). In caso di file “medi”, tipo fino a 30-50 MB, va anche bene, ma salendo direi che si può fare di meglio. Ho deciso quindi di modificare l’estensione in modo da togliermi questo limite, o perlomeno spostarlo a mio piacimento. Questo è utile al massimo quando vi trovate come me a dover scaricare file .iso di grosse dimensioni (anche 2 GB) per provare le moltissime distribuzioni interessanti che trovate, anche quelle che non forniscono i torrent.

L’operazione non è difficile, richiede solo alcuni passaggi, per cui penso possa tornare utile anche a voi. Naturalmente presumerò che usiate Linux (in particolare con ambiente Gnome, come per esempio Ubuntu) ma le istruzioni sono tranquillamente adattabili ad altri sistemi operativi. Per prima cosa, dovete aprire la cartella che contiene l’archivio dell’estensione, che poi verrà modificato. Il metodo più semplice è usare il comando:

nautilus ~/.mozilla/firefox/*.default/extensions/{DDC359D1-844A-42a7-9AA1-88A850A938A8}/chrome

Sortirà l’effetto nella maggior parte dei casi. Nell’eventualità che usiate un profilo diverso, potete adattarlo. Ora dovete aprire l’archivio chrome.jar con il gestore.

Un file jar non è altro che un file zip con contenuti adatti

A questo punto navigate nell’archivio aprendo il percorso content/preferences/ e vi ritroverete davanti i file che strutturano la finestrella delle opzioni. Basta modificarne due. Cliccate col destro su advPane.xul e scegliete la voce “Apri con…” per aprirlo con Gedit oppure in alternativa un altro editor di testo. Io ho usato Geany, ma non cambia nulla. L’importante è che troviate la riga:

<scale min="1" max="10" id="maxchunks" preference-editable="true" onchange="Advanced.changedMaxChunks();">

Modificate il valore del parametro max e siete a posto. Salvate dentro l’editor e subito il gestore di archivi vi chiederà se volete registrare le modifiche nell’archivio. Rispondete affermativamente. A questo punto avete reimpostato il valore massimo di segmenti in cui dividere un download: io ho messo 30. Se volete modificare anche il numero massimo di file scaricabili contemporaneamente potete compiere un’analoga manovra col file mainPane.xul e la riga da sistemare è la seguente:

<scale min="1" max="10" id="maxtasks" preference-editable="true" onchange="Main.changedMaxTasks();">

Io qui ho messo 15 anche se penso che non mi capiterà mai. 😉 Per finire l’opera è necessario riavviare Firefox e poi aprire le preferenze dell’estensione per scoprire di poter usare gli slider fino ai nuovi valori impostati. Ecco un esempio di file che si sta scaricando in 30 segmenti:

Sfrutta a pieno la mia discutibile linea dati

Olimpiadi nazionali di informatica 2009 a Verona: la mia esperienza

Non chiedetemi di preciso come ho fatto a capitarci, perché ancora ripensandoci mi sorprendo. Tuttavia, alla fine dopo qualche fase sono riuscito a piazzarmi e partecipare alle nazionali di informatica. 🙂 Ho partecipato con entusiasmo, anche se con qualche “ma”. Vi spiego. La finale s’è svolta a Verona il 23 ottobre. Era previsto dal programma che noi stessimo lì dal 22 al 24, però c’era un piccolo problema… Il 24 ottobre era il Linux Day!

Mi ha deluso un po’ il fatto che abbiano organizzato il tutto senza preoccuparsi del fatto che andavano a contrastare un evento di rilevanza nazionale. Lasciamo perdere comunque. Il 22 siamo arrivati lì, ho conosciuto gli altri ragazzi del gruppo “Veneto 3” (la mia sezione territoriale) e ci siamo accomodati in albergo, oltre ad aver visitato la città. La sera abbiamo cenato sempre in hotel. Niente male il Leon D’oro… 4 stelle e le valeva. Unica pecca era che la cena è stata alquanto parca. Sarà che sono abituato a pasti sostanziosi, non lo so.

Il giorno della gara ho partecipato abbastanza tranquillamente, grazie anche alle prove che avevamo fatto il giorno prima in cui avevamo testato tutto il sistema per verificare il corretto funzionamento dei pc. Poi è stato alquanto piacevole notare che tutti i computer avevano Ubuntu, e i sistemi Windows erano virtualizzati per chi proprio non poteva farne a meno. Anche se forse non ci crederete, c’erano anche ragazzi che hanno voluto usare Windows. Valli a capire…

Oltretutto, dopo 3 ore io ho finito i tre esercizi che dovevo fare, benché ne avessi 5, e non sapevo che fare. Sicuramente avrei potuto farli meglio, però non sono un mago dell’ottimizzazione, per cui era inutile stare lì a girarsi i pollici. L’organizzazione mi stava anche facendo un po’ di storie ma alla fine mi hanno lasciato uscire. 😛

Alla fine non è andata poi così male… Sono riuscito a conquistare una delle medaglie di bronzo! Dico “una delle” perché c’erano 5 medaglie d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo. Io sono arrivato 29esimo, che è appunto un bronzo. 😀 Sono molto contento della cosa. Peccato non aver potuto esserci alle premiazioni: infatti il 23 pomeriggio stesso sono partito per tornare a casa, la mattina del 24 dovevo essere al Linux Day! Be’ se non altro mi auguro che ai prossimi ragazzi che le faranno non capitino sovrapposizioni del genere.

Quando stavamo per tornare in albergo, noi di “Veneto 3” siamo stati intervistati da Tg Verona, qui potete vedere il servizio:

Clicca qui per mostrare contenuto da YouTube.
(leggi la privacy policy del servizio)

Sinceramente non condivido il fatto che le mie parole siano “incomprensibili”, al limite ho sbagliato una preposizione

Questo invece è il servizio che mi ha dedicato Tg Bassano in quanto sono stato l’unico ragazzo del bassanese a partecipare:

Clicca qui per mostrare contenuto da YouTube.
(leggi la privacy policy del servizio)

Ho corretto un paio di “strafalcioni” con le note a comparsa

I miei complimenti vanno ovviamente a tutti gli altri che sono arrivati fino a lì. L’unica cosa che non mi piace è il fatto che il sistema delle gare sia alquanto restrittivo. Di fatto è possibile farle solo per due anni, a meno che uno non superi le nazionali e allora può tornare anche dopo. Secondo me è riduttivo perché avere un po’ più occasioni sarebbe meglio per prepararsi alla competizione e diventare più bravi.

Se volete scaricare le soluzioni che ho realizzato io in linguaggio Pascal, ve le metto a disposizione qui.