Capire come funziona l’università (piccolissima guida di sopravvivenza)

Cercherò di tenere questo articolo breve, ma prima spendo due righe per spiegare come mai ci tengo particolarmente a scriverlo. Sono uno studente del primo anno di informatica a Venezia e ho già avuto modo di parlare di quanto i sistemi di orientamento universitari lascino a desiderare. Essendo fresco di superiori so bene di che parlo, e ricordo quali sono le vere, semplici e pure domande degli aspiranti studenti: so anche che sembrano insormontabili prima, mentre dopo pensi «tutto qua?» e infatti le risposte spesso sono semplici, solo che a nessuno viene in mente di fornirle.

Detto ciò, tutto quello che segue è sperimentato per esperienza diretta ed eventualmente possiamo parlarne nei commenti. Si tratta di una serie di tip corti ma efficaci introdotti da un titoletto e rivolti direttamente ad un potenziale lettore. All’inizio parlo un attimo di qualche suggerimento per scegliere, poi si va dritti al “come funziona”. Via!

Le necessità pratiche

Se hai avuto la rapida impressione che nessuno ne parli hai colto esattamente il punto. Il senso pratico è il tabù principe di tutti coloro che parlano di università: non solo le cosiddette “guide” per aiutare nella scelta, ma anche amici e conoscenti con cui in un modo o nell’altro se ne parla. Be’ tu lascia stare tutta questa gente che crea un falso senso di marionetta dove sei solo un granello di polvere e il mondo ruota tutto intorno ad una università. Le necessità pratiche esistono, per quanto te lo possano negare.

A volte il luogo conta, e può anche avere più peso scegliere un’università vicina a casa che lo stesso tipo di studi dall’altro capo del mondo solo perché fondata più anticamente. Invece guarda un po’ tu potresti anche avere dei motivi per fare il pendolare invece che trasferirti, o altre ragioni per preferire un posto all’altro. Fidati, in qualsiasi luogo tu viva ti faranno credere che per studiare bene devi andare distante, come se tutti i professori nell’università vicina fossero dei pecoroni raccomandati.

In sintesi tieni a mente che tempi, luoghi, costi di trasporto/alloggio e fattori personali influiscono eccome sulla scelta. Ciò vale per tutti, anche se nessuno te lo viene a dire e si crea un falso alone mistico che ti fa sentire spaesato. Perciò se vuoi studiare qualcosa scegli liberamente il posto dove farlo e valuta anche le tue esigenze: ascolta i consigli ma non farti soggiogare.

Studi per soldi?

Questo vale un po’ persino per le superiori, ma all’università è ancora peggio. A volte l’unica cosa che sembra interessare a studenti e genitori che li supportano è il tasso occupazionale dei laureati nel tal settore. Visto quello, la scelta è fatta. Ferma un attimo: non ti interessano anche contenuti e competenze acquisiti alla fine del corso di studi? Ricorda che ti laurei in ciò che (presumibilmente e sperabilmente) sarà poi il tuo lavoro di una vita. Saresti davvero disposto a laurearti in psicologia dei castori se si rivelasse il mestiere più redditizio nel prossimo futuro?

Forse è una mia opinione, ma io no. Non studierei tre o cinque anni una materia orribile secondo i miei gusti solo perché promette un po’ più di lavoro: mi tocca precisarlo sempre ogni volta che dico «studio informatica», visto che tutti si complimentano per la scelta “conveniente”. La cosa più conveniente è studiare ciò che promette seguendo però le tue passioni, perché una persona che lavora con passione è già un passo avanti rispetto agli svogliati. Pensaci.

Iscrizione, lezioni ed esami

Una cosa che mi ha dato particolarmente fastidio all’inizio è stata la sensazione di dovermi iscrivere e iniziare senza sapere praticamente nulla di ciò a cui andavo incontro. Nessuno “di dovere” spiega come funziona effettivamente lo studio all’università, l’unica banalità risaputa è che esistono gli esami e devi organizzarti lo studio da solo perché non ti controllano. Ciò è vero, ma alla fine dei conti, come si svolge l’anno?

Per capire abbastanza bene, puoi cercare sul sito web della tua università il calendario accademico (parolona per dire “periodi in cui si fanno le cose”) e alla fine vedrai che generalmente l’anno è diviso in quattro, secondo il seguente schema. Il disegno è ovviamente semplificato, però spero che renda l’idea.

Basterebbe mezz’ora spesa in Inkscape per triplicare la chiarezza di qualsiasi sito web universitario

Come puoi vedere devi stare tranquillo: i primi mesi sono solo lezioni e non dovrai fare esami. Inoltre le iscrizioni in genere (però meglio verificare) si possono fare fino a ottobre-novembre senza sovrattassa, perciò puoi scegliere con calma e seguire le prime lezioni anche senza essere iscritto, così da renderti conto di come si svolge il tutto.

A riguardo degli orari invece, cerca sulla pagina del tuo corso di laurea le lezioni del primo semestre dell’anno in corso. Certo, ogni anno (anzi ogni semestre) cambiano giorni e orari, però alla fine ti puoi rendere conto all’incirca dei corsi da seguire e il monte ore complessivo. Ovviamente i dati sono scritti nei modi più assurdi possibile, e quasi mai accompagnati da grafica. Un esempio? «Programmazione — il lunedì e giovedì dalle 10:30 alle 12:00», e così per tutte le ore. Vai tu a capire come è fatto l’orario! Per fortuna ho già consigliato un articolo che spiega come usare Google Calendar per crearsi un bell’orario. Alla fine puoi stampare esportando la tabella in PDF, e otterrai qualcosa di simile:

La tabella oraria parziale del mio primo semestre

È chiaro che poi vanno contate anche alcune ore di laboratorio o tutorato (lezioni con uno studente più vecchio) e le ore di viaggio per treno/bus/altro. Nessuno ne terrà conto tranne te, per cui non sorprenderti se proveranno a programmarti lezioni in orari assurdi. Nella maggior parte dei casi per fortuna riuscirai a discuterne umanamente con il docente o il tutor.

Un piccolo glossario

Con l’università diventa divertentissimo catalogare tutti i termini nuovi che si usano, non tanto perché siano particolarmente necessari, ma semplicemente perché “fa stile” (inutile negarlo, dai!). Ecco una piccola tabella comparativa tra il linguaggio scolastico e quello universitario:

La parola del mondo universitario… Corrisponde alla parola del mondo scolastico… Note
Ateneo Scuola Ateneo è semplicemente un sinonimo di università.
Facoltà Tipo di scuola Può essere considerata qualcosa di analogo a “liceo scientifico”, “istituto tecnico industriale”, ecc…
Corso di laurea Specializzazione È come se si parlasse di specializzazioni, ad esempio per un istituto tecnico sarebbero tipo “informatica”, “meccanica”, ecc…
Corsi / insegnamenti Materie La parola “corso” in effetti fa un po’ confusione con il corso di laurea, è un problema risaputo ma nulla di grave.

Ovviamente date le differenze intrinseche tra scuola e università è solo un riferimento comodo per cominciare a parlare la nuova “lingua”.

Il piano di studi

Altra cosa fantastica dell’università è che ti chiedono di compilare il piano di studi circa dopo due-tre mesi dall’iscrizione, quando cioè sei nuovo e nessuno ti ha spiegato come funziona la faccenda. In sostanza si tratta del tuo percorso per cumulare i 180 crediti della laurea (alla fine è come coi punti della benzina, se mi perdoni il paragone stupido, raccogli punti facendo gli esami). Siccome alcuni esami sono a scelta ti viene chiesto di compilare il piano di studi.

Certo, appena entrato non potrai farlo con coscienza, ma non ti crucciare. Fallo a istinto, un po’ come ti viene e aiutandoti magari scegliendo un percorso già “preimpostato”: il piano si può modificare più avanti, se serve, ma almeno intanto hai fatto la compilazione obbligatoria.

Cercare informazioni e tenersi aggiornati

Questa è l’arma a doppio taglio: di per sé l’informazione è garantita in quanto ogni studente ottiene un indirizzo email (oppure due o più, se uno è dell’ateneo e l’altro del dipartimento, ecc…) nel quale la maggior parte dei docenti invia tutte le news utili e la segreteria invia quelle più inutili.

L’altra faccia della medaglia è che per certe cose dovrai tenere d’occhio 4-5 siti diversi dei corsi e dei docenti per eventuali novità. In questo caso o diventi scemo, oppure sfrutti gli RSS. Se ci sono bene, sennò te li puoi costruire con Dapper, Feed43 e Yahoo! Pipes. È una buona occasione per imparare.

Il computer

Di’ la verità, quanto ci pensi ogni volta che ti viene in mente l’università? Wifi, computer in aula, internet a manetta, evvai! In effetti anche io pensavo così, poi è bastato poco per rendersi conto che serve molto meno di quello che pensi. Io adoro il computer, eppure il portatile non l’ho mai portato. Se succederà, sarà per cose utili.

È vero, ci sono alcuni studenti che invece di seguire le lezioni passano giornate intere in aula studio col portatile (difficilmente studiano sempre) oppure direttamente in aula a giocare a qualche MMORPG. Nella realtà il computer all’università non ti serve. Pensaci, hai a disposizione quasi a ogni ora i laboratori nei quali puoi accedere con il tuo account personale per studiare, navigare, provare i programmi (se studi informatica ad esempio). Inoltre se stai su Facebook a lezione è come stare a casa, allora a questo punto risparmiati il treno direttamente.

Per concludere: una buona lettura

Copertina dell’ebook gratuito di Apogeo

Potrei andare avanti e dire tante piccolezze, ma alla fine ti garantisco che tutta la faccenda è meno problematica di quanto possa sembrare: credi davvero che qualcuno sappia in dettaglio tutte le dinamiche burocratiche? O che tutti abbiano mai visto il rettore, o ne conoscano anche solo il nome?

In realtà alle volte basta solo andare un po’ “allo sbaraglio” e in poco tempo tutto comincia a girare, e senza accorgertene hai già finito un semestre e inizi il secondo. L’anno vola molto più che alle superiori. Per altri approfondimenti potresti trovare interessante leggere un libro disponibile gratuitamente sul sito di Apogeo. Si intitola Università: cose da sapere, cose da fare.

Non sono del tutto d’accordo con alcune cose scritte, in particolare ci sono secondo me troppe visioni pessimistiche, a tratti grottesche. Tuttavia dà comunque degli ottimi spunti e molte informazioni utili che vale la pena di leggere. I miei piccoli consigli finiscono qui: buona fortuna!

143 pensieri riguardo “Capire come funziona l’università (piccolissima guida di sopravvivenza)

  1. Salve! Scrivo per comunicare che ho passato il mio primo esame di Analisi 1 (che poi da me ha un’altro nome, ma in sostanza il programma è lo stesso). L’Estate, o meglio, quel poco che ne abbiamo visto quest’anno (conoscerai sicuramente il clima dell’Europa del Nord per poter commentare il Maggio di quest’anno dal punto di vista meteo) l’ho passata a fare esercizi, per il resto dell’anno da quando ti ho scritto ho solo studiato teoria. Risultato? Un bel voto e una situazione particolarmente scomoda riguardante i CFU per essere ammessi subito al terzo anno senza ripetere il secondo evitata. 🙂

  2. Bene, son contento per te. 🙂 Io sono in tesi e sto facendo la parte pratica di tirocinio… ma più di 4 ore al giorno solitamente non riesco a fare, mi sento un po’ pigro. 😛 Fortuna che il mio supervisore finora è soddisfatto di ciò che sto facendo.

  3. si può cambiare ateneo in 3 anni? Mi spiego dopo 2 rinunce da atenei diversi,posso subito iscrivermi ad un nuovo ateneo,o questo implica penalizzazioni?

    1. La prossima volta puoi scrivere un commento senza urlare (maiuscolo)? Grazie.

      Non ho capito che intendi per “rinunce”… vuoi dire che hai deciso di abbandonare il corso di laurea? Non vedo che problemi ci siano, non è neppure necessario cambiare università, potresti anche iscriverti nella stessa. Anzi, è probabile che se scegli corsi di laurea simili una parte di esami tu li possa anche avere trasferiti nella nuova carriera accademica. Ad ogni modo se hai già deciso di lasciare a metà due corsi di laurea, ti consiglio prima di valutare bene in modo da iscriverti a qualcosa che ti piaccia veramente. 😉

  4. Visto che mi sembri abbastanza informato..io sono all’inizio del terzo anno di giurisprudenza..vorrei spostarmi all’estero..mi riconosceranno gli esami? Non parlo di erasmus..intendo proprio iscrivermi lì..

  5. Ciao, io mi sono appena diplomata e a settembre dovrò “immergermi” nel mondo dell’università. Ho un dubbio che nessuno (neanche gli operatori del mio ateneo) è riuscito a chiarirmi. Io vorrei fare ingegneria biomedica e di fronte ho due scelte:

    • fare direttamente 3 anni di ing. biomedica
    • fare 3 anni di ing. dell’informazione + 2 anni di magistrale di biotecnologie/biomedica

    COSA CAMBIA? e se scelgo la prima opzione posso comunque fare la magistrale o alcuni crediti non mi vengono riconosciuti? GRazie

    1. Cosa cambia?

      Come faccio a poterti rispondere io? 😛 Al massimo se vuoi ti spiego la differenza tra una laurea triennale e una magistrale. 😉

      Se scelgo la prima opzione posso comunque fare la magistrale o alcuni crediti non mi vengono riconosciuti?

      Una laurea magistrale si fa se si possiede una laurea triennale compatibile, punto. Non esiste che ti riconoscano o meno “alcuni crediti”. Ti basta verificare se quella magistrale consente l’accesso a chi possiede una tale laurea triennale.

  6. Chiunque tu sia, SEI UN GRANDE.
    Ho appena terminato la maturità e a breve mi iscriverò all’Università di Management degli Spettacoli Musicali.. Una passione che ho da sempre; ho sempre creduto fortemente anche io che finché c’è passione, tutto è plausibile. Leggerlo in questo articolo mi ha fatto davvero piacere. 🙂
    Sono d’accordo con tutto ciò che ha iscritto (e mi piace anche il modo gentile e professionale in cui hai scritto) 😛
    Detti tutti questi complimentoni (oh oh oh), non ho particolari domande da porti (molti dubbi li hai già chiariti rispondendo ad alcuni commenti..), sei stato piuttosto esaustivo 🙂
    Grazie di nuovo! 🙂

  7. volevo precisare, a qualcuno che l’ha chiesto, che i corsi di laurea magistrale a ciclo unico (quelli cioè dove si prevedono 4, 5 o 6 anni di fila senza il 3 più due) sono diversi : scienze della formazione primaria (4 anni), poi ci sono giurisprudenza, farmacia, architettura (tutte di 5 anni), medicina , odontoiatria e veterinaria , (tutte di 6 anni)…. queste sono quelle facoltà che hanno visto pochi cambiamenti con il vecchio ordinamento che c’era prima del 2000. Parlo per la mia esperienza: sono laureata in giurisprudenza (laurea quinquennale a ciclo unico), da 2 anni. E ho potuto confrontare i miei esami con quelli che faceva mio zio, laureato in giurisprudenza a metà anni ’90, che aveva il vecchio ordinamento con il corso di laurea di 4 anni… beh , non c’è stato nessun grande cambiamento. Lui aveva 30 esami, io idem, l’unica differenza è che lui 30 esami li doveva dare in 4 anni per non essere fuori corso, (ed era molto difficile, lui c’è riuscito a finire gli esami, ma la tesi era slittata all’anno dopo…perchè c’era stato un pensionamento per motivi di salute, a causa di un ictus, del suo docente relatore, la nomina del nuovo ecc. ecc., che poi tanto giovane non era, che gli aveva modificato la tesi…insomma per dare gli esami ha fatto pure presto, con la tesi , un parto …. sono tutti fossili ‘sti docenti universitari…vi basti pensare che quel docente andato in pensione a causa dell’ictus aveva 70 anni, mo’ sarà pure morto… quello nuovo nominato ne aveva 68, capirai la differenza… ), io 30 esami li dovevo dare in 5 anni ( e ci sono riuscita, tesi compresa… poichè è più fattibile…e mi sono scelta un docente relatore giovane, che non si sa mai…visto che molti docenti erano gli stessi che aveva pure mio zio). C’è stata una brevissima parentesi, agli inizi del duemila, di giurisprudenza con il tre più due, di cui la triennale si chiamava scienze giuridiche , e la specialistica in giurisprudenza… nella triennale si davano i 30 esami, nella specialistica esami fuffa… era un putiferio… si usciva fuoricorso alla triennale, e con voti bassi, mentre alla specialistica ci si laureava in fretta, tutti con 110 e lode , grazie a esami tipo “diritto della cinematografia”, “cineforum del diritto” ecc.ecc. Ironia della sorte: nel curriculum non si era obbligati a mettere il voto della triennale, ma solo la specialistica…risultato, che dal 2000-al 2005/2006 c’è stato un incremento di geni… in sintesi: meglio la magistrale a ciclo unico

    1. nel curriculum non si era obbligati a mettere il voto della triennale, ma solo la specialistica

      Se è per quello nel CV uno mette quello che vuole… Io potrei anche non scriverlo che mi sono laureato, e far finta di avere solo il diploma. 😛

  8. Ciao! Post molto utile, soprattutto perché io che inizio l’università DOMANI non ho assolutamente idea di come fare a fare anche le cose più semplici. Comunque frequenterò Lingue e Letterature astraniere e mi domandavo una cosa. La facoltà non ha obbligo di frequenza, il che significa che cosa, precisamente? E poi io oltre che studiare lavoro anche e mi domandavo come fare nel caso in cui, ad esempio, un laboratorio a frequentazione obbligatoria coincidesse con gli orari del lavoro. Tutti mi hanno detto di parlarne con i professori, ma saranno disponibili? E sai in che modo potrebbero venirmi incontro? Grazie (:

  9. Post molto utile, soprattutto perché io che inizio l’università DOMANI non ho assolutamente idea di come fare a fare anche le cose più semplici

    Grazie, e buona fortuna. 😛 Vedrai che poi risulterà tutto più chiaro.

    La facoltà non ha obbligo di frequenza, il che significa che cosa, precisamente?

    Che puoi andare quando ti pare. Se un giorno hai solo lezioni noiose stai a casa, eccetera. Ovviamente sta a te essere “responsabile” e seguire le lezioni per tua convenienza.

    nel caso in cui, ad esempio, un laboratorio a frequentazione obbligatoria coincidesse con gli orari del lavoro.

    Molto strano che tu abbia un laboratorio obbligatorio se la tua laurea è ad accesso libero. Forse più che obbligatorio è “il prof. vuole che tu vada” altrimenti c’è qualche “penalità”, tipo fare un pezzo di esame scritto in più.

    Tutti mi hanno detto di parlarne con i professori, ma saranno disponibili?

    Ah boh, non conosco i tuoi docenti. 😉

    E sai in che modo potrebbero venirmi incontro?

    Potrebbero chiederti di produrre lavori alternativi, o fare un pezzo di esame in più o chissà che altro.

  10. Ho una domanda un po’ particolare… È possibile cambiare ateneo alla fine del primo anno andando a studiare all’estero? Mi trasferirei li… È possibile?
    Mi vengono riconosciuti gli esami se mi iscrivo alla stessa facoltà o devo riniziare tutto da capo? Ovviamente passerei da un corso in italiano ad uno in inglese, quindi dovrò inviare la certificazione richiesta di conoscenza, ma è la stessa per gli studenti stranieri che vogliono iniziare li?
    Non trovo sui siti la sezione per studenti stranieri per il transfer universitario…. Non sono interessato all’erasmus, mi voglio proprio trasferire più!
    Ci sono delle particolare procedure da fare? Ho letto del congelamento degli studi ma non ho ben capito.
    È possibile da fare?
    Grazie per la eventuale risposta, ho veramente pochissimo tempo per decidere se iniziare qui o esser costretto ad aspettare e iniziare poi li…

    Posso chiederti anche un consiglio personale? Hahahaha

    1. È possibile cambiare ateneo alla fine del primo anno andando a studiare all’estero? Mi trasferirei li… È possibile?

      Se rispetti i documenti richiesti, le scadenze, l’eventuale test di ammissione, in genere sì. 😉

      Mi vengono riconosciuti gli esami se mi iscrivo alla stessa facoltà o devo riniziare tutto da capo?

      Dipende da cosa decidono di riconoscerti, chiedi all’università straniera. Ovviamente ciò è più semplice in Europa, per via del processo di Bologna. Altrove sarà probabilmente più problematico.

      Non trovo sui siti la sezione per studenti stranieri per il transfer universitario…

      Il cambio di università non è così frequente come il cambio di un operatore telefonico. 😛 Generalmente non trovi queste informazioni neppure sui siti delle università italiane, anche perché ogni situazione è diversa e va valutata caso per caso. Contatta l’università straniera per domandare. 😛

  11. Ciao a tutti,vorrei un ‘informazione ,tempo fa andavo all’università…poi non sono più andata….senza comunicare nulla a nessuno.ora vorrei riprendere….le materie che mi ero data le ho perse?o basta solo riscrivermi per riaverle???grazie tante

    1. Probabilmente dovrai richiedere il riconoscimento e pagare una penale per la ripresa degli studi, ma è una cosa che devi domandare alle segreterie studenti.

  12. Ciao! Una domanda da una neo-maturata e che si appresterà ad intraprendere una carriera universitaria: se io dovessi scegliere una facoltà triennale e fossi soddisfatta dopo tre anni di studio, okay. Ma nel caso in cui avessi bisogno o sentissi di dover fare altri due anni per consolidare le mie conoscenze, è possibile/consigliato cambiare università e fare due anni di magistrale, se la mia “prima” università non li contempla? Probabilmente è una domanda idiota, ma nessuno mi ha mai detto che se faccio una triennale in un posto poi posso fare altri due anni in un altro.. l’ho sentito recentemente ma volevo esserne sicura.

    1. Le lauree italiane sono valide (e facilmente riconoscibili) in tutta Europa. Una laurea triennale ti consente di iscriverti a qualsiasi università (ovviamente se rispetta i requisiti specifici del CdL che vuoi fare), esattamente come te lo consente il tuo diploma per iscriverti a una triennale. Il titolo di studio è chiaramente riconosciuto in tutto il paese. 🙂

  13. ogni corso di laurea triennale (180 CFU) , ha la sua laurea specialistica ( o più lauree specialistiche) corrispondente di 120 CFU …ti faccio l’esempio con il Corso di laurea in fisica, nel mio ateneo, la triennale è uguale mentre per la specialistica (o magistrale, come si chiama oggi) ci sono due curriculum diversi : uno fisica della materia, e uno fisica nucleare… è accaduto che in alcuni atenei (non nel mio, per motivi di fondi che non bastavano) c’è anche la specialistica in fisica astronomica/ astrofisica… per cui chi è interessato a quella specialistica deve migrare in altro ateneo ma la triennale presa precedentemente vale perchè è sempre una laurea in fisica e vi si accede direttamente… se invece uno proviene dal corso in matematica deve integrare degli esami…

  14. Salve! A quanto pare, dato che hanno deciso di concedermi un diploma, ora sono alla ricerca di un ateneo. So che voglio studiare design, ma non riesco ad orientarmi! Non c’è nessuno che commenti i diversi atenei, e nei siti delle università spesso non sono spiegati nel dettaglio cosa sono i corsi e mi trovo in grande difficoltà, anche perchè di solito le facoltà di Design e Arti sono a numero chiuso. In realtà avevo addocchiato un’ università, ma non è andata come speravo, quindi ora cerco un sostituto nella speranza di riuscire a trasferirmici l’anno prossimo. Non so a chi rivolgermi, e data la mia locazione geografica non posso visitare le università o chiedere in una dello stesso tipo. Cercano tutti di vendere il loro prodotto, ma purtroppo non ho nè tempo nè soldi da sprecare. Consigli su come trovare qualcuno a cui riferirmi?
    Grazie in anticipo 🙂

  15. Non c’è nessuno che commenti i diversi atenei, e nei siti delle università spesso non sono spiegati nel dettaglio cosa sono i corsi

    Per pareri e opinioni in prima persona, credo che ti convenga fare un giro nei forum degli studenti di queste università, rispetto ai siti istituzionali che ovviamente sono meno dedicati alle “conversazioni”. 🙂

  16. Ciao, il tuo articolo è fantastico, non avevo la più pallida idea di come funzionasse l’università (sono un neo-maturato), per quanto ne ho capito frequenti la facoltà di ingenieria e anch’io vorrei intreprendere questo percorso di studio, il mio unico dilemma è questo: me la cavo molto nell’informatica pratica (un po’ di programmazione HTML e Visual Basic, sistemi operativi, riparazioni a livello hardware e software di computer e smartphone) ma sono davvero una schiappa in matematica e nessuno si è spiegato mai come fosse possibile una combinazione del genere in quanto le due materie vanno a braccetto, ora sono frenato da questo giudizio di tutti che reputano che io non sia in grado si sostenere questo percorso di studi, nel mio caso Ingegnieria dell’informazione simile a ingegnieria informatica.
    Volevo sapere cosa ne pensi della mia situazione, vale la pena provarci comunque? Potrei farcela tenendo conto del fatto che amo l’informatica fin da piccolo?

  17. Sono contento che ti sia piaciuto il post. 🙂 Assolutamente no, non studio ingegneria. Come scritto nel post, studio informatica. 😉

    un po’ di programmazione HTML e Visual Basic, sistemi operativi, riparazioni a livello hardware e software di computer e smartphone

    Per essere precisi, HTML non è un linguaggio di programmazione, bensì è un linguaggio di markup. Le riparazioni sono cose da “tecnico del negozietto” e non richiedono conoscenze tecniche elevate. Già più utili ti saranno le conoscenze in materia di sistemi operativi (quindi principalmente processi, scheduling, concorrenza, eccetera). Poi in realtà la laurea triennale prende un approccio tra virgolette “fin dai primi passi” nel senso che è pensata per consentire anche a chi arriva senza una preparazione specifica (pensa a studenti che non hanno fatto l’ITIS) di studiare e imparare quegli argomenti.

    ma sono davvero una schiappa in matematica […] Volevo sapere cosa ne pensi della mia situazione, vale la pena provarci comunque?

    Matematica ci sarà sempre, sia che tu scelga di fare informatica, sia che tu scelga un approccio più “ampio” facendo ingegneria dove ci sono anche altre cose come l’elettronica. Ma, come dicevo anche nel post, la cosa più importante che va valutata è l’interesse che hai per la materia in questione. Se la cosa ti appassiona seriamente, non vedo perché non dovresti neanche provare.

    Le difficoltà si incontrano in un sacco di fasi della vita, a partire da materie universitarie noiose, difficili o spiegate male, fino ad arrivare a prove ben più ardue. Di solito chi si arrende subito, non aveva proprio tanta voglia di cominciare. 😛 Come dice anche un proverbio africano:

    Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.

  18. Ciao.
    Ho appena scoperto il tuo blog e l’ho trovato interessantissimo, mi hai chiarito molti dubbi. tuttavia me ne rimangono ancora alcuni.

    • il primo riguarda che facoltà prendere: io non ho mai avuto una vocazione del tipo:”da grande farò il pompiere” e questo mi ha portato ad una sorta di indecisione che ora negli ultimi tempi mi sta logorando. tuttavia ho pensato di scegliere in base alle materie in cui vado meglio (che poi sarebbero le materie che mi piacciono di più): matematica, fisica, chimica e inglese. a questo ho aggiunto poi la mia passione nel progettare (usare questa parola è un pó un esagerazione, ma non ne trovo migliori) e creare cose. tutto ciò mi porterebbe alla scelta di fare ingegneria meccanica. e poi mi stuzzica l’idea di contribuire a creare veicoli in futuro.
    • poi avrei deciso di andare ad Ancona, perché è il giusto connubio tra un buon politecnico e università vicina. che ne dici?
    • “dicono” che ingegneria meccanica sia una facoltà molto difficile, e questo francamente mi intimorisce. non tanto perché ritengo che sia al di là delle mie potenzialità (so, anche se in maniera vaga, in cosa consistono gli esami che dovrò dare), quanto più perché ho “paura di perdermi”. in poche parole non voglio diventare uno di quegli studenti, da te descritti che giocano al computer mentre sono a lezione, o peggio, che tralasciano lo studio per giocare.

    infine cosa mi consigli, casa dello studente o camera in affitto?
    p.s. dici che mi conviene andare a visitare l’università?

  19. ho pensato di scegliere in base alle materie in cui vado meglio (che poi sarebbero le materie che mi piacciono di più)

    Mi sembra una scelta intelligente. 🙂

    poi avrei deciso di andare ad Ancona, […] che ne dici?

    Boh. 😛 Non ho studiato lì quindi non posso avere un’opinione su quella città. 😉

    “dicono” che ingegneria meccanica sia una facoltà molto difficile

    Tecnicamente questo punto non è una domanda… comunque ce ne sono tante di cose che si dicono. Se ascolti alcuni studenti (solitamente quelli meno brillanti) praticamente ogni corso di laurea è impossibile. Devi vedere tu cosa hai voglia di fare senza farti spaventare da nefasti presagi. Soprattutto non farti dire da altre persone cosa dovresti studiare. 😉

    Può essere che ti vedrai di fianco compagni che sono periti meccanici freschi di ITIS e ne sanno 20 volte più di te (a meno che non abbia fatto quello anche tu) ma il rischio di “perdersi” come dici è causato soltanto dalla scarsa voglia di fare. Se sei interessato a ciò che studi, il rischio è basso.

    cosa mi consigli, casa dello studente o camera in affitto?

    Dipende dai tuoi gusti di “socializzazione”, dalle condizioni dell’alloggio e dalla convenienza del contratto. Ho abitato in un dormitorio quand’ero in Danimarca e in un appartamento quand’ero nei Paesi Bassi, in entrambi i casi mi sono trovato bene. Ogni scelta ha pro e contro.

    Riguardo a visitare l’università, perché no? 🙂

  20. grazie per la risposta mi hai reso un pó più tranquillo.
    io vengo da un liceo scientifico, quindi si può dire che avevo considerato già da tempo la scelta di iscrivermi ad un’università, e quindi di studiare…
    ma nonostante tutto il timore di perdere la retta via rimane. beh non resta che fare del mio meglio e calare la testa sui libri :).
    penso che prendero una stanza in affitto.

    grazie mille.

  21. Ho casualmente trovato questo articolo su internet,complimenti molto ben fatto 🙂 avrei una domanda:dopo una laurea triennale si possono fare gli ultimi due anni in una magistrale a ciclo unico?

    1. Non penso che potrebbe essere possibile. Come spiega Wikipedia le lauree magistrali a ciclo unico possono essere previste soltanto per le professioni regolamentate (Medicina, Giurisprudenza, …) quindi se tu capitassi lì 3 anni dopo dovresti comunque recuperare i corsi non fatti dei primi anni.

      In ogni caso, per domande relative al riconoscimento di crediti acquisiti precedentemente, dovresti domandare presso l’università in cui intendi trasferirti dopo la triennale.

  22. Se non ricordo male, le lauree che prevedono la durata a ciclo unico di 4, 5 anni o piu anni, sono, al momento, queste:

    • Scienze formazione primaria che dura 4 anni
    • giurisprudenza che dura 5 anni ( io sono laureata in giurisprudenza , quindi so bene)
    • farmacia di 5 anni
    • CTF (Chimica e tecnologia farmaceutica) sempre di 5 anni… non so bene la differenza con farmacia, nessuna me l’ha mai saputa spiegare, il piano di studio è quasi identico… in sintesi so solo che i laureati in CTF potrebbero lavorare nei laboratori a creare e studiare le componenti chimiche del farmaco… (pur potendosi iscrivere all’albo dei farmacisti)
    • medicina (6 anni)
    • odontoiatria (6 anni)
    • veterinaria (5 anni)
    • teologia (7 anni)

    tutte queste non hanno la divisione del 3 piu due…

  23. sono iscritto all’uni, giurisprudenza, ma non ci capisco NULLA…se tipo rimango indietro con gli esami frequenterò con la stessa “classe” l’anno successivo da fuori corso o con i nuovi iscritti??

    1. Tecnicamente parlando, non esistono “classi” all’università. Non è l’insegnante che va dagli studenti a far lezione, sono gli studenti che vanno a seguire i corsi che vogliono/devono seguire. Se devi ri-frequentare un corso ti troverai di fianco altri studenti che lo frequentano.

  24. Grazie per avermi chiarito un po’ le idee sull’università, ma mi rimangono ancora alcuni dubbi.
    Ho intenzione di iscrivermi a scienze della mediazione linguistica, visto che i corsi iniziano tra poco, pensavo di iniziare a frequentarli e poi iscrivermi…
    Purtroppo ho la sensazione di essermi persa dei pezzi, cioè ci sono molte cose che non capisco:
    Se non mi iscrivo subito ma frequento devo compilare già il piano carriera?
    Come lo compilo? Perché sul sito trovo solo quello generale, ma non posso scegliere i corsi!
    Quanti corsi devo scegliere nel piano carriera?
    Questi sono i dubbi che mi affliggono!
    Inoltre sull’orario delle lezioni ci sono alcuni corsi identici ma accanto è indicato il tipo di studente (A-M-Z) io cosa sono??
    Mi sembra davvero tutto impossibile e spiegato malissimo spero che tu possa aiutarmi, grazie!

    1. Non puoi compilare il piano carriera se non sei iscritta. Quale carriera? 😛 Quella inizia dopo che ti iscrivi. 😉 Per gli studenti non saprei, dipende dal modo in cui sono organizzati. Non è che magari hanno semplicemente diviso gli studenti in due gruppi in base al cognome?

  25. ciao lazza. grazie per l’articolo. hai informazioni riguardanti la segreteria? ti spiego: io per un anno temo di dovermi fermare con lo studio per diversi motivi, quindi.. non mi serve affatto pagare le tasse poichè non posso nè frequentare le lezioni, nè sostenere gli esami. mi chiedo: è possibile saltare un anno completamente e pagare quindi il prossimo anno accademico e bona?

  26. ciao,grazie per questo vademecum! io dopo l’iscrizione ho provato a compilare il piano di studi per il triennio(vado a Scienze Politiche),ma il sistema informatico mi dice che potrò compilarlo solo tra un anno. C’è un’anomalia oppure è possibile che sia così?(il dubbio mi è venuto quando ho visto che hai scritto che bisogna compilarlo dopo 2-3 mesi).Un’altra cosa:quando dicono che c’è un appello il 16 Febbraio(ad esempio),l’appello si estende su più giorni o dura solo quel giorno?
    ciao!

    1. ma il sistema informatico mi dice che potrò compilarlo solo tra un anno. […] ho visto che hai scritto che bisogna compilarlo dopo 2-3 mesi

      Forse nel post l’ho scritto in modo poco chiaro, ma quello che intendevo dire è che io ho dovuto compilarlo dopo pochissimo tempo. 😉 Non escludo che altrove sia diverso, anzi meglio così.

      l’appello si estende su più giorni o dura solo quel giorno?

      Do per scontato che tu stia parlando di orali, perché per gli esami scritti non avrebbe senso la domanda. Sinceramente, se siete tante persone, credo che dovrebbero dividervi almeno in gruppi di 5-6 e darvi una fascia oraria, perché non ha senso che tutti arrivino la mattina e attendano ore. Ovviamente questo può venire fatto solo dopo che si sono iscritti tutti quanti, per capire quanti studenti ci sono. Se è un numero enorme (tipico di alcune facoltà stile “carro bestiame”) allora potrebbero informarvi che alcuni andranno un altro giorno. 🙂

  27. Domanda …dovrei iscrivermi al corso di scienze dell’ educazione e della formazione e vorrei capire se alla fine di un corso in generale consegui una laurea e soprattutto a cosa servono i punti credito universitari,come funziona piu che altro …grazie in anticipo

  28. vorrei capire se alla fine di un corso in generale consegui una laurea

    Eh sì, si chiama corso di laurea per quello. 🙂 Ovviamente dopo aver superato i dovuti esami.

    a cosa servono i punti credito universitari

    Speravo di essere riuscito a spiegarlo nella sezione dell’articolo relativa al piano di studi. Cosa non ti è chiaro?

  29. o mi dovrei iscrivere alla universita a bergamo…. per ingegneria informatica fin qua tutto normale….. il problema e che io abito in calabria e vengo da una scuola alberghiera stupida e insulsa da VV adesso vorrei sapere come funzionano le tase quanto come dove si pagano … poi quando dove come iscrivermi….. e in piu avro il tempo di lavorare e studiare dato che i miei non mi possono mantenere???…. si effettivamente sono folle nella scelta ma…. a me che importa…. ho 20 anni e tanta voglia di fare …..E CHI MI FERMA!!!….. vi prego datemi informazioni per aiutarmi grazie…

  30. vorrei sapere come funzionano le tasse quanto come dove si pagano … poi quando dove come iscrivermi

    Le informazioni sugli importi, le scadenze e le modalità di ammissione le troverai sul sito dell’ateneo a cui vuoi iscriverti. Riguardo al “dove” si pagano le tasse annuali immagino che sia possibile farlo online per tutte le università italiane, cosa abbastanza normale di questi tempi. 🙂

    avro il tempo di lavorare e studiare dato che i miei non mi possono mantenere?

    Impossibile dirlo, dipende tantissimo da come ti organizzerai lo studio, se hai in mente di fare lo studente part-time o full-time, che tipo di lavoro hai in mente, eccetera. Riguardo ai costi tieni anche conto che diverse università offrono alcune opzioni tra cui:

    • borse di studio
    • prestito d’onore
    • pagamento delle tasse dopo la laurea

    Tutto ciò con vincoli e condizioni che dovrai verificare col tuo ateneo. In sostanza, non è qui che troverai le risposte specifiche per l’università che ti interessa. 😉

  31. Ciao, anch’io mi sono iscritta all’università di Venezia, alla facoltà Asia e vicino e medio oriente … volevo chiederti se è possibile cambiare corso durante l’anno o devo cambiarlo alla fine dell’anno o addirittura non mi lasceranno proprio farlo e devo conseguire la laurea sul primo corso scelto?

  32. ciao lazza, prima di tutto complimenti per l’articolo, seconda cosa volevo chiederti come posso trovare il punteggio minimo da superare per entrare all’università, io sono di Milano e dovrò fare il test d’ingresso ma non riesco a trovare quale sia il punteggio minimo da superare, inoltre a cercare su internet ho solo perso tempo in quanto sembra che Medicina sia l’oracolo da venerare per tutti e che non esista altro, comunque se riesci a trovare tu qualcosa fammi sapere, grazie

  33. Ciao e grazie Lazza per questo articolo; ma una cosa non mi è chiara, se io vorrei laurearmi in lettere, il mio arario comprenderebbe giusto solo questa materia,oppure ad ogni corso di laurea che scelgo sono collegate altre materie standard abbligatorie…. ???
    Spero di essermi spiegata,mi scuso se così non fosse 🙂 attendo risposta.

    1. Non può esistere un corso di laurea con un orario che comprenda un solo corso. La materia letteratura, in senso ampio, è come tutti gli altri corsi di laurea: vasta e composta da numerose parti che saranno oggetto di vari corsi che dovrai seguire.

      Quali siano quelli obbligatori e quali a libera scelta lo puoi scoprire consultando il sito del corso di laurea a cui vuoi iscriverti.

      Attenzione che, trattandosi di un CdL in letteratura, è piuttosto probabile che siano molto esigenti sull’uso corretto dei congiuntivi (“se io volessi laurearmi in lettere”), delle virgole e altre questioni simili.

  34. Ciao, ho una domanda da farti. Il mio corso di studi ha per tutte le materie del primo anno l’obbligo di frequenza. Io purtroppo non potrò essere presente per le prime due lezioni. Secondo te è un problema? Potrò comunque fare gli esami? Forse sarà una domanda stupida ma non ci sto capendo davvero nulla. Ti ringrazio in anticipo.

    1. Non credo proprio che saltare un numero molto piccolo di giorni sia un problema, altrimenti chi si ammala dovrebbe saltare l’anno. 😛 Ci sarà senz’altro una (piccola) quantità di giornate che si possono saltare, bisogna comunque che ti informi su quante sono in quell’università.

      Attenzione comunque che saltare il primo giorno di un corso è alquanto sconsigliabile perché molto spesso danno qualche informazione anche a voce che magari poi non trovi scritta da nessuna parte. Il primo giorno in cui frequenti dovrai placcare qualcuno dei tuoi compagni di studi e pregarlo di dirti se ci sono state comunicazioni importanti. 😉

  35. Ciao, vorrei iscrivermi a Informatica a Venezia, ma non avendo le idee chiare, sto cercando di capire se è l’università che fa per me😅 Premetto che il mondo dell’informatica mi ha sempre affascinata, il problema è che non ho delle basi molto solide in matematica (ho fatto il liceo artistico) e per questo ho paura di non riuscire a stare al passo con gli esami.. Tu cosa mi consigli ? L’unica alternativa sarebbe l’accademia di belle arti, ma temo non mi porti da nessuna parte 👎

    1. Be’, a parte la scuola che hai frequentato (che conta relativamente poco) non hai scritto molti dettagli. 😛 Che ambito ti interesserebbe in particolare? Web design, interazione uomo-macchina, roba tipo Processing, mobile, sicurezza…? O magari tutt’altro che non mi è venuto in mente. 🙂 Forniscimi qualche informazioni in più.

      Tu cosa mi consigli?

      Ti consiglio di non farti consigliare da estranei cosa scegliere di fare nel tuo futuro. Sei tu che sai cos’è giusto per te. 😉

      temo non mi porti da nessuna parte

      Ok ma il corso di laurea lo sceglierai in base ai tuoi interessi spero, non per meri motivi occupazionali. Giusto?

  36. E come fare a capire quali esami sono obbligatori e a facoltativi (scelta) (non parlo di frequenza) ma di esami da dare in sede di appello. E la differenza tra corsi base e corsi caratterizzanti, e se io ho 6 insegnamenti in un semestre e 6 in quello dopo, se non do tutti gli esami mi resteranno accumulati l’anno successivo e sarò fuori corso? Cioè è obbligatorio dare tutti gli esami in un anno? O sono da dividere in 3 anni (triennale) più ovviamente gli insegnamenti degli anni successivi? E se non si riescono a dare tutti gli esami sarò un fuoricorso?

    1. In che senso? Tu non sei obbligato a sostenere nessun esame, se vuoi puoi anche rimanere anni e anni a non fare una mazza in università. 😛 Possono esserci dei vincoli in termini di ordine in cui vanno fatti.

      la differenza tra corsi base e caratterizzanti

      Quelle sono categorie più o meno arbitrarie in cui vengono divisi i corsi.

      se non do tutti gli esami mi resteranno accumulati l’anno successivo

      Rimangono indietro finché non li fai, certo.

      sarò fuori corso

      No, sei fuori corso quando superi la durata normale del CdL (solitamente 3 anni). Se non fai un piffero al primo anno e fai tutti gli esami al secondo e al terzo e ti laurei in tempo non puoi essere fuori corso.

  37. ciao anchio faccio il corso di informatica 😛 sono al primo anno, primo semestre. Volevo chiederti : matematica ce l ho il primo semestre , faccio un compitino il 22 e il 20/01/17 farò il “secondo” compitino se poi non passo l esame a gennaio ne quello di novembre tutto ciò che ho fatto per il primo semestre quando lo recupero?? Non so se avrò matematica al secondo semetre, ma in tal caso dovrei fare l esame di tutto l argomento di analisi del secondo semetre + quello del primo semestre? non capisco bene questa cosa, cioè come sono distribuiti gli esami e le sessioni :O

    1. I cosiddetti “compitini” sono un modo per agevolare la vita degli studenti facendo fare un esame grosso in più pezzi, ma non sei obbligata a farli o a passarli. Se non sei “in regola” coi compitini semplicemente ti becchi l’esame intero in un’unica botta all’appello.

      Se non superi un esame devi attendere l’appello successivo per rifarlo (e se eri già al secondo appello di quella sessione, aspetterai la sessione successiva).

  38. Ciao, innanzitutto complimenti per la guida! Volevo chiederti: durante il Primo anno, se una persona arriva al 2° SEMESTRE superando 1 solo esame su 3 tra quelli previsti entro gennaio\febbraio (ovvero quelli del PRIMO semestre) si possono ugualmente sostenere quelli del secondo lasciandosi indietro quelli non superati del primo? (cercando ovviamente di superarli entro settembre)?
    In parole semplici: Per poter dare gli esami del secondo semestre, bisogna obbligatoriamente superare quelli del primo? (ti parlo del primo anno)
    Questo è l’unico dubbio che ho al riguardo, grazie!

  39. si possono ugualmente sostenere quelli del secondo lasciandosi indietro quelli non superati del primo?

    Assolutamente sì, salvo casi particolari in cui un esame richieda come prerequisito altri esami pregressi. La risposta vale per esami separati, non per esami annuali divisi in due moduli (quelli generalmente richiedono che si facciano le due metà in ordine, o entrambe a fine anno).

  40. Ciao,allora sta per finire il primo semestre-o quasi- e ho previsto di riuscire a dare solo un esame su quattro entro gennaio ossia tra un mese…quindi vorrei chiedere,nel secondo semestre posso dare lo stesso gli esami nuovi stabiliti del secondo semestre tenendo dietro quelli del primo semestre?? -che poi naturalmente recupererò dopo o comunque sicuramente entro ottobre-nov 2017-

  41. Grazie dei suggerimenti. A 40 anni suonati credo mi iscriverò all’università perchè voglio laurearmi (sia per crescita personale, sia per ambizioni di carriera nel mio posto di lavoro), ho già le idee chiare sulla facoltà ma tutte le regole che gravitano intorno al vasto mondo universitario mi lasciano un po’ smarrito.

  42. Non mi è chiara una cosa : in un anno accademico vi sono (ESEMPIO) 10 corsi… Questi come vengono suddivisi ???? Cinque nel primo semestre CON RELATIVE LEZIONI A SETTIMANA (di cui nei mesi degli esami si devono dare queste 5 materie … e le altre 5 nel secondo semestre) .. oppure tutti e 10 i corsi hanno degli orari di lezione durante la settimana, ed io scelgo quale darmi prima e quale dopo.? e che differenza c’è fra studente Part-time e full-time a livello di tempistica in una facoltà triennale.? Inoltre volevo sapere se era veritiero ciò che ho letto,ossia, se uno studente ha un genitore disabile ha diritto a degli sgravi sulle tasse.. ? Grazie in anticipo.

    1. No, non scegli tu in quale semestre si collocano i corsi. Il posizionamento dei corsi semestrali e di quelli annuali è fisso. Gli studenti part-time, come suggerisce la parola stessa, studiano la metà e quindi impiegano circa il doppio per finire il proprio percorso.

      Riguardo alle tasse lo devi domandare all’ufficio immatricolazioni. 🙂

  43. Salve sono una ragazza che sta per fare il primo anno di università e ho una domanda da molto tempo ,dovrò fare tutte le materie ho solo quelle che voglio io ? Ce quelle che mi interessano maggiormente

    1. Dipende se desideri laurearti, oppure se frequenti solo per vedere alcuni argomenti che ti interessano. 🙂

  44. Ciao mi chiamo Francesca e tra 2 anni inizierò l’Università. Io voglio fare medicina però sto in una scuola dove non studio le materie che servono per entrareci. Come posso fare? Perché io vorrei entrarci a tutti i costi

    1. Visto che sei interessata a quella disciplina, immagino che la materia ti affascini. Di conseguenza, è naturale pensare che tu già legga articoli, riviste, siti o altro relativi a quel settore. Il consiglio che ti do, qualsiasi cosa tu vada a studiare, è di prendere gli aspetti che ti interessano di più delle materie scientifiche richieste e studiarli prima almeno a grandi linee. Informati su quali argomenti sono nel test e approfondiscili. Tra l’altro credo che ci siano anche dei libri appositi… ma non conosco bene l’argomento, non avendo fatto quel corso di laurea né un CdL a numero chiuso.

  45. Ciao, devo iscrivermi quest’anno all’università, ho capito cosa sono i CFU e come funzionano, ma non mi è chiara una cosa: a quanto ho capito l’università stabilisce un numero di crediti per superare l’anno, ma si possono per esempio accumularne di più? E se si, si ha effettivamente il tempo? In questo caso cosa succede? Se avviene il contrario, ossia non si hanno abbastanza CFU?

    1. ma si possono per esempio accumularne di più?

      Dipende se ti consentono di fare prima certi esami che magari sono indicati come relativi a un dato anno. Va domandato di volta in volta a chi si occupa dei piani di studi.

      E se si, si ha effettivamente il tempo? In questo caso cosa succede?

      Mah, mica tanto. Puoi portarti in anticipo di un esame da 6 crediti magari, facendone 36 in un semestre che normalmente dovrebbe averne 30. Se finisci in anticipo gli esami puoi fare prima la tesi (è dura, comunque). Può essere che ti lascino laurearti in anticipo, ma pagherai comunque le rette per la durata “normale” del corso di laurea. Non si fanno “fregare”. 😉

      Se avviene il contrario, ossia non si hanno abbastanza CFU?

      Rimani indietro finché non recuperi (o finisci fuori corso).

  46. Ciao, sto frequentando il primo anno di università e non riesco a capire una cosa; in un anno devo dare sette esami, quindi mi converrebbe farne tre il primo semestre e quattro il secondo (o viceversa). Perciò seguirei, nel primo semestre, i tre/quattro corsi che corrispondono agli esami che voglio dare per primi. Qui sorge il mio dubbio: i corsi, che nel primo semestre non ho frequentato, “ricominciano” da zero nel secondo?

    1. Non hai letto la risposta che ho dato sopra a Simona. 😛

      No, non scegli tu in quale semestre si collocano i corsi. Il posizionamento dei corsi semestrali e di quelli annuali è fisso.

      Di solito comunque sono già distribuiti in modo adeguato, ma ti basta controllare in quale semestre è ciascun corso.

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