Personalizzare i link condivisi su Facebook

Vi siete mai trovati a condividere un link su Facebook e voler cambiare un po’ la card di anteprima che viene mostrata assieme al post? Magari l’immagine potrebbe essere sostituita con una migliore, oppure Facebook non è riuscito a individuare correttamente il titolo della pagina e il risultato è venuto proprio male.

A me è successo parecchie volte e fino a ieri non sapevo come risolvere il problema. Finché si tratta di condividere un link su una pagina, Facebook consente di correggere titolo, descrizione e immagine. Ma se si prova a condividere un link sul proprio profilo allora non c’è un metodo del tutto esplicito per ritoccarne i dettagli.

Il link di condivisione e i parametri personalizzati

Leggendo un po’ in rete, si trovano informazioni sul cosiddetto sharer, ovvero un link che si può inserire nel proprio sito web creando un pulsante Condividi su Facebook. L’utilizzo base è molto semplice, va solo inserito l’URL:

https://www.facebook.com/sharer/sharer.php?u=http://lazza.me

Provate pure a cliccare il link e visualizzare la finestra di condivisione.

Tuttavia, qualche tempo fa si potevano inserire anche altri parametri personalizzati oltre a u, per cambiare alcuni aspetti dell’elemento condiviso:

  • p[title] → Titolo personalizzato
  • p[summary] → Descrizione personalizzata
  • p[images][0] → Immagine personalizzata

Per esempio, si poteva modificare l’esempio di prima per avere il titolo Prova e la descrizione Bella descrizione così:

https://www.facebook.com/sharer/sharer.php?u=http://lazza.me&p[title]=Prova&p[summary]=Bella+descrizione

L’articolo che ho linkato poco più su è stato pubblicato a luglio 2014 e il titolo La finestra di condivisione di Facebook non accetta più parametri personalizzati non prometteva nulla di buono.

Ho deciso di provare lo stesso a trovare una soluzione, tirando a indovinare i termini più probabili. Alla fine ho trovato dei nuovi parametri per sostituire quelli precedenti:

  • title → Titolo personalizzato
  • description → Descrizione personalizzata
  • picture → Immagine personalizzata

Il nostro esempio diventa quindi:

https://www.facebook.com/sharer/sharer.php?u=http://lazza.me&title=Prova&description=Bella+descrizione

Uno strumento per automatizzare tutto

Per dirla in modo garbato, costruirsi a mano i link in questo modo è un po’ uno stress, anche perché i parametri vanno codificati appropriatamente con il percent-encoding in quanto i caratteri speciali potrebbero causare problemi.

Ho creato un modulo facile facile che automatizza il tutto. Lo potete usare cliccando questo collegamento (potete anche trascinarlo nella barra dei segnalibri del vostro browser):

Share to Facebook with custom parameters

Per esempio, mettiamo il caso di voler condividere questo articolo di Ars Technica che parla della tecnologia Flatpak di Fedora e di come potrebbe diventare “concorrente” del formato Snap di Ubuntu. Il link condiviso normalmente su Facebook verrebbe così:

condivisione_fb_prima
Link condiviso senza modificare i dati

Per quanto io adori XKCD, non credo che quell’immagine sia proprio il massimo, e la vorrei rimpiazzare con questo bel logo di Flatpak trovato su Fedora Magazine. Già che ci sono, potrei volere correggere alcune maiuscole nel titolo e infine usare la prima frase dell’articolo come descrizione.

Devo solo inserire le informazioni nel modulo:

condivisione_fb_personalizzata
Utilizzo del modulo per creare un link personalizzato

Il risultato finale sarà esattamente come desiderato:

condivisione_fb_dopo
Link condiviso dopo aver modificato i dati

Ovviamente il modulo si può usare anche per fare qualche piccolo scherzo innocente, per esempio condividere un articolo dal sito ufficiale di Microsoft e cambiare il titolo in Linux è mille volte meglio di Windows, tanto lo sappiamo pure noi. Provare per credere. 😛

16 pensieri riguardo “Personalizzare i link condivisi su Facebook

  1. Geniale, grazie per articolo + strumento! (a Linux manca il software più specializzato… ci ho provato a fare il grande cambio un paio di volte ma niente da fare purtroppo).

    1. Nel settore freeware Linux credo stia messo molto bene, ma il software commerciale mi sembra troppo svantaggiato. Classico esempio la suite di Adobe, poi software audio/video tipo Pegasys TMPGEnc, stupendo file manager Directory Opus (nientemeno che proveniente dal insuperabile Amiga), ottimo supporto Blu-Ray (full menu playback, ripping etc.) e tanti altri ancora. Purtroppo esiste una marea di software di qualità per Windows. Certo, chi non ha bisogno di questi programmi dovrebbe ‘switchare’ a Linux il più presto.

  2. Classico esempio la suite di Adobe

    Il discorso di “non c’è X per Y” può valere per qualsiasi programma X su qualsiasi OS Y, potremmo fare esempi anche per programmi che non ci sono su Windows o su Mac. Quello che personalmente guardo è cosa posso fare.

    Posso fare photo editing su Linux? Posso lavorare con i file audio? Posso modificare PDF? Posso produrre documenti con una qualità tipografica eccellente? Posso usare il computer in santa pace senza rotture causate da virus, trojan, spyware, ransomware, eccetera? E così via… Finché i miei “posso” sono sì, io mi sento soddisfatto. 🙂

    Poi chiaro, c’è sempre quello che preferisce usare Windows e pagarsi la suite Adobe… ognuno fa le proprie scelte ed è giusto così. Ma le scelte si fanno sapendo di poterle fare (e molti, a torto, pensano di non avere scelta).

  3. Adobe era un esempio per ambiti professionali che danno forza e vantaggio a qualsiasi OS. Essendo un accanito utente Amiga con esperienza dolente sullo scontro con Windows – altro che Linux (MacOS proprio no), userei AmigaOS o’ AROS se possibile! Avranno i loro difetti ma Photoshop, Premiere, After Effects sono degli standard non facili da sostituire.

    Tornando ai ‘home users’ e alla questione dei programmi X su qualsiasi OS Y in teoria hai ragione ma nei numeri, non si può ignorare che la quantità di software Windows non e’ in nessun modo paragonabile e matematicamente questo pesa anche sulla qualità disponibile. L’argomento “virus/trojan etc”. contro “quantità/qualità di software”, non credo sia più molto a favore o’ particolarmente utile a Linux. L’utente che si becca virus non sarà quello che va a installare Linux. Bisognerebbe puntare sulla facilita d’uso (e certamente la privacy) perché puntando solo nel campo del software o’ la paura dei virus, e’ partita persa per ora. (e scusatemi l’italiano scarso, non vivo in Italia… quasi da sempre)

  4. Stiamo andando completamente OT rispetto al senso del post, quindi concludo rapidamente. Il tuo italiano va benissimo, le argomentazioni a mio avviso un po’ meno. 😀

    non si può ignorare che la quantità di software Windows non e’ in nessun modo paragonabile e matematicamente questo pesa anche sulla qualità disponibile

    In realtà no, quantità e qualità sono due questioni differenti, ma anche se fosse, i repo base di una qualsiasi distro hanno circa 20-25 mila pacchetti (spesso anche di più) di base, senza contare tutto il resto disponibile online. Non è un caso poi se molti programmi tra i più diffusi su Windows sono nati come software per Linux. VLC, Firefox, … non è che li usino proprio in 4 gatti.

    Adobe era un esempio per ambiti professionali […]

    Parti dal presupposto (sbagliato) che un professionista abbia bisogno di Adobe. Un grafico ha bisogno di software di grafica, non di Adobe. Così come un tassista ha bisogno di un’auto, non ha bisogno di Mercedes e Van Gogh aveva bisogno delle tempere, non dei tubetti della Giotto. Il lavoro lo fa il professionista, il software è uno strumento e concentrarsi su un brand specifico è un errore che generalmente fanno gli amatori, non certo i professionisti.

    e’ partita persa

    Persa? Io uso Linux e mi fa lavorare alla grande, meglio di qualsiasi altro OS. Di quello che fanno gli altri che me ne importa? La partita l’ho vinta alla grande. 😉

    Per il resto, parliamone pure in privato se vuoi, questo post teniamolo per parlare dei link su Facebook. E linkami questa presunta versione di Photoshop per AROS, che mi incuriosisce parecchio (visto che la qualità la misuri da “c’è Adobe Creative Suite o no”).

    1. Mi fermo anch’io con due precisazioni: mai equivalso qualità con Adobe, anzi, e “Photoshop per AROS” probabilmente un fraintendimento, ovviamente non esiste una cosa del genere.

      I link su Facebook vanno perfettamente, usato il strumento già 3-4 volte. In passato ho avuto il problema dei share (da YouTube per esempio) che non davano thumbnail (si andava su Facebook Debugger per -forse- risolvere il problema) ma hai risolto anche questo in un colpo solo.

  5. ho avuto il problema dei share (da YouTube per esempio) che non davano thumbnail

    Ma infatti mi fa andare in bestia ‘sta cosa… Cioè, Facebook già consente alle pagine di sistemare a puntino foto, titolo e descrizione. Cosa gli costa permetterlo anche agli utenti? 😐 Per quale motivo uno deve andarsi a cercare dei “sotterfugi” per sistemare il problema?

    È lo stesso fastidio che scaturisce quando scopri che SlideShare (di proprietà di LinkedIn) non ti consente di cambiare l’immagine di anteprima di uno slide deck.

  6. Parecchio, visto che si passerebbe da uno “stupido” modulo HTML a una web app completa con scheduler integrato. Ma soprattutto che senso avrebbe? Esistono Buffer, SocialPilot e lo stesso PostCron che hai linkato (carino, questo mi mancava…) quindi sarebbe un doppione. 🙂

    1. Diciamo che del tuo lavoro io ne apprezzo la scarna immediatezza ed il risultato che offre è ottimo (es.: l’immagine linkata direttamente, che altri invece trasformano in ‘photo post’) 🙂

  7. Salve!
    Il modulo per la condivisione presentato in questa pagina era davvero ottimo, semplice da usare ed efficace. Purtroppo, da qualche mese Facebook non accetta più la modifica dei link – né immagini né testo – e tutto diventa più complicato. Io adoperavo il modulo anche e soprattutto per condividere pagine del mio sito personale. Chiedo all’autore di questa pagina web, Andrea Lazzarotto, se c’è una qualche possibilità, che non sia non troppo complicata, per continuare ad adoperare il modulo suddetto o altri tools similari. Grazie.

    1. Io adoperavo il modulo anche e soprattutto per condividere pagine del mio sito personale.

      Però questo non è lo scopo per cui è nato il tool, cioè condividere link a siti altrui. Se si ha il controllo sul sito che si vuole condividere, la soluzione corretta non è quella di modificare a mano i parametri di condivisione ogni volta, bensì usare correttamente i tag OpenGraph all’interno delle proprie pagine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *