Nuova veste grafica per DuckDuckGo, il motore di ricerca più versatile del mondo

Pochi giorni fa è stata pubblicata ufficialmente la nuova versione di DuckDuckGo, un motore di ricerca meno conosciuto di altri giganti come Google e Yahoo!, ma che merita decisamente la vostra considerazione. Vediamo perché.

duckduckgo
Design moderno e minimale

Uso DuckDuckGo come motore di ricerca principale da più di un anno e mezzo e da allora non ho più avuto dubbi sulla scelta. Questo anche perché, come vi spiegherò, non vi obbliga a rinunciare a Google o altri strumenti simili.

Caratteristiche e novità

DuckDuckGo utilizza il proprio algoritmo di ricerca per fornire i risultati. Funziona bene in molti casi, anche se in alcune circostanze i risultati non sono del tutto all’altezza. In particolare, la configurazione predefinita tende a preferire i risultati da siti in lingua inglese.

Questo è un problema facilmente risolvibile: basta un click nelle preferenze per passare da nessuna regione a Italia e quindi scegliere l’area geografica desiderata.

L’interfaccia si presenta molto pulita anche nei risultati di ricerca, inoltre la presenza della pubblicità è assolutamente poco invasiva (quasi non si nota) e ce n’è meno di quella che si può trovare ad esempio su Google.

L’ultimo aggiornamento ha introdotto la ricerca di immagini e video, questi ultimi sono anche visualizzabili direttamente usando la funzione embed di Youtube. Immagino che qualcuno stia pensando:

Ma come? Finora non era possibile cercare immagini o video?

Non è del tutto esatto, con un semplice “trucco” (in realtà un’altra funzione di questo motore di ricerca) era possibile farlo anche prima. Ci arrivo tra poco. Altre novità interessanti includono l’introduzione di mappe, significati alternativi e ricette, a seconda della ricerca effettuata.

Perché è diverso dagli altri

Comincerò l’elenco delle differenze rispetto a Google, Yahoo! e altri da una caratteristica intrinseca: DuckDuckGo non vi traccia. Proprio così: è stato costruito per non registrare le attività di un utente.

Né DuckDuckGo, né i siti che visitate, associano la vostra persona ai termini che cercate. Non esiste una cronologia storica delle ricerche che avete effettuato in settimane o mesi al fine di mostrarvi pubblicità più interessanti. Non viene verificato quali sono i risultati su cui effettivamente fate click oppure no. Nulla di tutto questo.

Anzi, gli autori stessi di DuckDuckGo gestiscono un sito web dove spiegano come aumentare la privacy del proprio browser verificandone alcune impostazioni.

Un altro punto di forza molto interessante è che DuckDuckGo è veloce. Questo non solo in termini di rapidità della ricerca, che ormai si ritrova in tutti i motori famosi, bensì anche nella possibilità di avere una risposta immediata.

Vediamo un esempio semplice: supponiamo di voler verificare qual è l’indirizzo IP della nostra connessione ad Internet. Ci sono numerosi siti che consentono di farlo, quindi possiamo scrivere la seguente query in un motore di ricerca:

my IP address

Google vi restituisce una lista di siti web che consentono di ottenere questo dato. Anche DuckDuckGo lo fa, con la differenza che in cima alla pagina, in un riquadro grigio, inserisce la cosiddetta “risposta istantanea”:

Esempio di risposta istantanea
Esempio di risposta istantanea

Bene, ora so che il mio IP è quello riportato nel riquadro e posso conoscere anche la città da cui “esce” il mio collegamento ad Internet.

Esistono risposte istantanee per più o meno qualsiasi cosa e molti esempi sono riportati nella pagina descrittiva. Avete presente quando su Google scrivete 2+2 e vi restituisce in risposta 4? Ecco, è la stessa cosa però con uno spettro estremamente più ampio di possibilità che spazia dai quesiti matematici, all’informatica, alla geografia, eccetera, grazie all’integrazione con altri siti come ad esempio WolframAlpha.

Personalmente mi è capitato numerose volte di utilizzare questa funzione, ad esempio cercando informazioni legate alla programmazione o ad altri campi dell’informatica. Spesso non ho dovuto neppure cliccare il primo risultato, essendo sufficiente leggere le poche righe scritte nel riquadro grigio. 🙂

L’ultima funzionalità di cui vi voglio parlare è quella che rende DuckDuckGo un concentrato di tutti i motori di ricerca. Esiste infatti la possibilità di aggiungere una breve parola o sigla in mezzo ai termini ricercati, tra le tante disponibili chiamate !bang.

Bang in inglese è uno dei nomi per il punto esclamativo, ma è anche il suono di uno sparo. Infatti l’uso di queste scorciatoie permette di saltare in un lampo ai risultati di un altro motore di ricerca.

Per esempio: volete cercare Linux su Google? Non aprite una nuova scheda solo per visitare la home page del motore di ricerca di Mountain View, semplicemente scrivete su DuckDuckGo:

Linux !g

Ci penserà quest’ultimo a rimandarvi alla pagina dei risultati su Google, usando la versione Google encrypted che aumenta un pochino la privacy della vostra ricerca. Altri esempi:

  • !a — Amazon
  • !yt — Youtube
  • !w — Wikipedia
  • !vimeo, !evernote — si descrivono da soli

Ce ne sono più di un centinaio, potete trovarne una lista completa cliccando qui. L’utilizzo dei !bang diventa in breve tempo parte integrante dell’uso di DuckDuckGo e penso che dopo un po’ non si possa fare a meno della loro comodità.

Conclusione

Cambiare motore di ricerca per alcuni può non essere una scelta banale, e a volte richiede di superare un periodo di “smarrimento” iniziale. Tuttavia, DuckDuckGo secondo me merita sicuramente di essere provato per più di una manciata di minuti, e il fatto che permetta all’occasione di rimandare la ricerca su altri motori più familiari è un vantaggio che ne facilita l’adozione.

3 pensieri riguardo “Nuova veste grafica per DuckDuckGo, il motore di ricerca più versatile del mondo

  1. DuckDuckGo è un ottimo motore di ricerca!
    Ci sono ancora dei margini di miglioramento (ad esempio non è molto “tarato” per l’Italia, cosa peraltro comprensibile) ma sono stupito da come un motore giovane possa già competere con il gigante di Mountain View.
    Secondo me prenderà piede sempre di più, perché la gente inizia ad essere scocciata dal fatto che Google voglia tracciare ogni momento della tua vita, da quando sei in macchina fino a quando sei nel gabinetto…

    1. Be’ alla fine la cosa dell’essere tracciati è molto relativa e sopravvalutata. Qualsiasi provider email che tu usi vedrà le tue email. Se non le vede il tuo provider, le vedono i provider di chi le riceve. È così che funziona, il protocollo è in plain text e si sa, non sono novità. 🙂 Stesso dicasi per altre cose.

      Io personalmente uso DuckDuckGo principalmente per gli indubbi meriti tecnici. Cioè, è più versatile, mi permette di portare a termine delle operazioni più velocemente, quindi lo uso. Che sia anche più “discreto” meglio, è un’aggiunta utile. 🙂 Riguardo all’Italia, hai impostato il paese nelle preferenze?

  2. Sì ho anche fatto le prove scegliendo l’Italia nelle preferenze, ma i risultati mi sembrano un po’ più scarsi rispetto a Google. È invece eccellente in quelli in inglese, comparabile o a volte superiore a Google. Credo comunque che se l’utenza italiana aumenterà (non è da molto che si sta spargendo la voce qui) sicuramente si concentreranno anche sull’Italia. Se i risultati inglesi sono ottimi, vuol dire che già hanno la tecnologia adeguata.

    È vero quello che dici, cioè che in teoria ogni provider può leggersi le email degli utenti, ma direi che nessuno lo farebbe con l’avidità che ha Google di raccogliere i dati personali per Adwords (o per rivenderli/regalarli ad altri, come nello scandalo dell’NSA dell’anno scorso). Google ti incastra tramite l’integrazione di mille servizi diversi (motore di ricerca, posta, Android, mappe per GPS su Android —che inviano altri dati sul posizionamento reale— e chi più ne ha più ne metta). Il mio esempio scherzoso del gabinetto era un po’ estremo, però se uno ha il cellulare con Android e Google maps attivato, la situazione diventa realistica!

    Vabbè intanto godiamoci questo DuckDuck… finché non se lo compra Google 😀

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