Big Buck Bunny: il grande coniglio dal cuore d’oro

Tempo addietro fu Elephants Dream. Un cortometraggio dalla trama assai confusa ed intricata, quasi contorta se me lo si concede. Ma dalla grafica invidiabile. Una realizzazione tecnica di alto livello, ed ecco qui la chiave. Dimostrare cosa si può fare con il software libero.

Dall’idea nasce quindi il primo open movie, e non importa se non si riesce a capire a fondo, anzi forse il bello è che lascia quell’alone di mistero, che porta a cercare di entrare nei personaggi; e poco importa anche se una delle ultime parti dell’editing a detta stessa degli autori ha visto comparire un software chiuso. Una piccola delusione, quest’ultimo dettagliuccio, ma la scintilla è scattata.

Ora si replica. Sei mesi di magia, giorno più giorno meno, per dar vita ad un coniglio dall’espressione burbera ma dal grande cuore. Proporzionato alla mole, del resto.

Sorge quindi qui, con passi lunghi e grandi impronte sull’erba del bosco Big Buck Bunny, un coniglio gigante a cui toccherà insegnare un po’ d’educazione ad un trio di bestiole del sottobosco, i cattivi della situazione. E per questa star val bene glissare un pizzico sulla mia tradizione del non riportare fatti ampiamente trattati da altri illustri autori.

Sarò sincero, in un primo momento non ho badato al titolo e l'ho scambiato per un orso
Sarò sincero, in un primo momento non ho badato al titolo e l’ho scambiato per un orso

Ed oltre ad insegnare l’educazione agli animaletti, insegna indirettamente a noi, cosa sono stati in gradi realizzare i suoi autori. Personalità eccezionali senza dubbio, utilizzanti software altrettanto eccezionale. Software libero. Per citarne un paio, Blender e Gimp. Sembra quasi vogliano storcere il naso al fatto di dover pagare una licenza per registrare l’audio in Dolby Digital. 😀

Direi che è arrivato il momento di gustarlo questo piccolo capolavoro. Per gli impazienti, Vimeo è più che sufficiente:

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Mentre per tutti gli altri sono disponibili le versioni alle diverse risoluzioni, tutte abbastanza grandi per un’ottima esperienza. Forse 10 minuti possono sembrare brevi, ma in realtà la storia è ottima. 600 secondi che scorrono in un attimo pur rimanendo in mente per la meraviglia anche a distanza di qualche giorno.

15 pensieri riguardo “Big Buck Bunny: il grande coniglio dal cuore d’oro

  1. È davvero ben fatto, mi piacerebbe saper usare Blender a quei livelli, al massimo ho tentato di costruire Gus, l’omino del manuale di Blender (410 pagine, sono a pag 48…).

    In Full HD poi è davvero incredibile.

  2. @ Piplos, eh già.
    @ Luca, guarda io nemmeno provo. 😀
    @ no1globe, già, molto meglio di Elephants Dream.
    @ Shaytan, oh per l’amor…! 😆 Sai che te lo meriti. 😉

  3. secondo me tu sei un po’ il grosso coniglio bianco… dal cuore d’oro!

    anche se assomigli di più allo scoiattolo-aquilone!
    ciau 😀

  4. Be’ per quel che ne so “buck” è un nomignolo molto comune in America, oltre a significare colloquialmente “dollaro”. Questo l’ho appreso leggendo la biografia di Paperon De’ Paperoni (detto tra noi: è da leggere assolutamente! http://tinyurl.com/5sqfkm ); lui quando andò a fare il mandriano in Texas disse di chiamarsi Buck. Be’ “big” ovviamente vuol dire grande, e mi pare ovvio il motivo: il coniglio è enorme! E poi “bunny” vuol dire coniglio. 😉
    Quindi “Il grande coniglio Buck” oppure “Il grande amico coniglio” penso che siano due traduzioni accettabili. 🙂

  5. Grazie per la delucidazione, era quel Buck che mi creava qualche problema 😀 Grande, la paperdinastia l’ho letta anche io, è stupenda 🙂

  6. Davvero spettacolare!!! Finalmente una prova tangibile del fatto che l’OpenSource anche in questi ambiti è alquanto competitivo!

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