Usare Sage per risparmiare sulla “bolletta” del telefonino

Se state pensando che Sage sia “solo” un software open source per fare matematica siete un pochino riduttivi. Certo, è un software — o meglio una distribuzione software con un’interfaccia Python unificata — progettato per dare del filo da torcere a strumenti commerciali come Mathematica e Matlab, tuttavia nulla vi dice che lo potete usare solo per studiare matematica o fare delle ricerche scientifiche.

Ho deciso di scrivere questo post tanto per mostrare un uso “simpatico” e insolito di questo software libero, ovvero quello di risparmiare nella scelta del piano telefonico. Di recente sono tornato dalla Danimarca, perciò era il momento di passare a TIM, dato che è l’unica ad avere offerte decenti per l’utilizzo che ne faccio io e più o meno l’80% delle persone tra i 16 e i 24 anni in Italia, in particolare parlo di TIM Young.

Il “problema” quando si sceglie un operatore è che molti, se non tutti, decidono (a parte le possibili opzioni) di usare il classico piano tariffario di base che costa un buon prezzo al minuto, ma ha lo scatto alla risposta e viene tariffato a scatti anticipati di 30 secondi. Tuttavia spesso esiste anche un piano senza scatto alla risposta e tariffato al secondo, anche se il prezzo al minuto è più alto. Nel caso di TIM i piani che ho valutato sono:

Piani base di TIM presi in considerazione
Piani base di TIM presi in considerazione

Ebbene, vi mostrerò come usare Sage per dimostrare che TIM ZeroScatti è più conveniente di TIM 12 e che gli operatori si fanno una valanga di soldi con lo scatto alla risposta.

Partiamo dal principio: per gli SMS si vede subito che costano meno, ma quello poco importa visto che TIM Young dà 1000 SMS al mese inclusi nel prezzo, quindi ci interessano le chiamate. La prima cosa da fare è definire due funzioni per rappresentare le tariffe. Sage ci permette di definire e rappresentare su un grafico funzioni completamente arbitrarie, ma non solo cose del tipo 3x²+sin(x), bensì vere e proprie funzioni programmate in Python (anzi, nel linguaggio esteso di Sage). Ecco il codice per i due piani:

def tim_12(s):
    s = floor(s)
    while (s % 30 != 0):
        s += 1
    return 18 + 12*(s/60)

def tim_zeroscatti(s):
    s = floor(s)
    return ceil(s*20/60)

La prima è più complicata perché oltre ad arrotondare i secondi a un numero intero, ovviamente, bisogna anche incrementarli fino ad un multiplo di 30, poi sommare lo scatto. A questo punto, è sufficiente usare le funzionalità grafiche di Sage per creare in pochi semplici comandi un grafico molto chiaro:

(
    plot(tim_12, (x, 0, 240), color='blue') +
    plot(tim_zeroscatti, (x, 0, 240), color='red')
).show(axes_labels=['secondi','costo (cent)'])
Risultato finale con in rosso la tariffa ZeroScatti
Risultato finale con in rosso la tariffa ZeroScatti

Il risultato finale è che possiamo vedere a colpo d’occhio com’è la situazione. Se anche voi come me siete persone che non stanno sempre 30 minuti al telefono ad ogni chiamata, ma anzi solitamente le vostre chiamate durano meno di 2 minuti e 40 secondi allora significa che vi conviene notevolmente usare un piano tariffario senza scatto.

Detto questo, ovviamente ci vogliono pochi minuti a cambiare il codice per adattarlo alle tariffe di altri operatori e fare diverse prove in modo da scegliere la migliore, l’importante è che prima di cambiare operatore conosciate tutti i piani tariffari che potete scegliere, perché al negozio solitamente evitano di dirveli adducendo scuse cretine (ho sentito di persona frasi come “ah sì ci sarebbe anche quello che dice, però sono 20 cent al minuto”). Se non volete installare subito Sage potete provare e modificare il mio codice direttamente online sul Sage Cell Server.

Buona portabilità!

2 pensieri riguardo “Usare Sage per risparmiare sulla “bolletta” del telefonino

  1. “Se state pensando che Sage sia “solo” un software open source per fare matematica siete un pochino riduttivi. ”

    È, più propriamente, un sistema operativo 😉

    1. No, non imbrogliare Matteo, non ha il kernel! 😛 La chiamerei più propriamente “distribuzione software”… 🙂
      Vabbè che tu sei un arciere e quindi ti basta la shell per dire che è un SO. 😛 😀 Scherzo. 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *